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Ornella Vanoni: “Mi innamorai di Gino Paoli quando non era né bello né ricco, è migliorato dopo”

Ornella Vanoni si racconta in un’intervista in cui rievoca i momenti più intensi della sua vita, anche amorosa, sottolineando però di essere stata sempre una donna libera.
A cura di Ilaria Costabile
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Ornella Vanoni è una delle più grandi artiste dello spettacolo italiano, cantante, attrice, musa la cui musica verrà celebrata in un evento speciale al Vittoriale, per il Festival della Bellezza. In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha raccontato la sua vita, i suoi amori, parlando della sua consapevolezza raggiunta "solo a 40 anni".

Ornella Vanoni e la libertà delle donne

Nei tanti racconti che Ornella Vanoni ha fatto di sé stessa, non ha mai nascosto la sua natura, definendosi il più delle volte "spudorata". E alla domanda sul perché si fosse descritta in questi termini la cantante ha risposto:

Sono sempre stata una donna libera di vivere, di volteggiare in aria per poi cadere, e poi volteggiavo di nuovo e ricadevo: un’altalena. Una donna libera è quella che non ha bisogno di appoggiarsi al nome di un marito, può contare su sé stessa e basta. La libertà è complicata soprattutto per le donne, ma anche gli uomini non hanno tanta libertà.

Diversi gli amori della sua vita che hanno segnato la sua storia personale, e si è circondata di uomini che le hanno permesso di seguire i suoi sogni: "Un uomo potente, ricco, non permette alla moglie o compagna di costruirsi una propria carriera, perché vuole una donna a fianco. Io mi sono innamorata di Gino Paoli quando non era ricco e mia madre mi diceva: come fai a essere innamorata di un uomo così cesso? Effettivamente non era bello, è migliorato invecchiando". 

L'amore con Giorgio Strehler

Una grande ed intensa passione amorosa l'ha vissuta, poi, con Giorgio Strehler, un uomo di un carisma incredibile dal quale ha attinto tutto ciò che poteva alimentare la sua conoscenza, appagare la sua curiosità, il suo desiderio di sapere e di imparare, anche quando la loro storia si è chiusa:

La nostra storia d’amore fu un grande scandalo. Io vivevo di Strehler ma lui non poteva far recitare la ragazza con cui aveva una relazione. Durò quattro anni, l’ho lasciato io: non avevo più voglia di seguire certi suoi vizi, che non potevo condividere, ero stufa. Tuttavia, con Giorgio sono stata una spugna: seguivo tutte le prove che faceva con gli attori e una volta gli dissi non sono una lavagna su cui tu puoi scrivere, sono una spugna che assorbe tutto quello che dici. Quando ci siamo lasciati, gli scrissi in una lettera: sono stata la tua migliore allieva, sono cresciuta e diventata brava senza di te. 

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