One Direction, esce “Four”: pop da classifica che guarda indietro per crescere (ASCOLTA)
Giocare su quella che è la loro unica direzione, parafrasando il nome, è un gioco troppo semplice, eppure viene facile pensare a come i One Direction non conoscano altra direzione che quella del successo. Un successo costruito nel 2010 a X Factor, grazie all'occhio di Simon Cowell, che li ha fatti diventare in pochissimo tempo il più grande fenomeno pop del mondo. Prendere cinque ragazzi, fargli pubblicare 4 album in 4 anni, mandandoli tutti in vetta alle classifiche, e facendo sì che siano ancora assieme, nonostante le voci insistenti che vorrebbero alcuni tra loro pronti a una carriera solista. Un epilogo che, visti i precedenti, non meraviglierebbe nessuno. Loro per ora negano e si apprestano a salire un'altra volta in cima al tetto del mondo con l'album "Four" (sì, ok, poca fantasia), che esce oggi.
"Four", quarto album dei One Direction
Parlare dei One Direction non è semplice. Il loro essere una boyband – non di primo pelo, certo -, costantemente sotto i riflettori, li pone in quella costante condizione di pregiudizio per chi vi si approccia. Famosi al punto che devono viaggiare in cinque auto diverse per motivi di sicurezza, come scrive Tom Lamont del Guardian in un interessante pezzo intervista di qualche giorno fa in cui racconta il suo incontro con la band. Un articolo in cui i One Direction appaiono più annoiati che altro, nonostante alcuni momenti di trasporto – o almeno è l'impressione ricevuta -, come quando spiegano che quella che fanno è esattamente la musica che amano, nonostante i 5 abbiamo gusti differenti musicali anche diversi tra loro, che li portano ad amare i Pink Floyd e i The Who o Ed Sheeran, un altro artista che piace molto in Inghilterra e che ha collaborato con loro diverse volte (in quest'album ha scritto “18” insieme a Oliver Frank mentre in precedenza aveva scritto con la band “Moments” e “Little Things”, singolo numero 1 in classifica). È questo il genere che piace a Niall, Zayn, Liam, Harry e Louis? Incondizionatamente? Non lo sapremo mai, o forse solo quando tutta la storia sarà finita e qualcuno di loro parlerà al di fuori di quel "volersi bene" che, diciamolo, è condizione fondamentale affinché la band continui a ottenere il successo che ha. Ma che succederebbe se uno di loro dovesse mollare? Che ne sarebbe della band intera? È ancora al Guardian che ammettono come sia un problema che non si sono posti, benché Liam spieghi: "Non so se la band finirà. Senza uno di noi… no, non credo che succederà, credo che sia la magia della cosa. Ci sentiamo ancora come se ci fosse la possibilità di crescere".
Pop sì, ma anche rock e folk
Anche questo "Four" comunque si appresta a diventare uno degli album più venduti del 2014, confermando il trend che si vede in America dove a comandare le vendite è la definitiva svolta pop di Taylor Swift, seguita da Beyoncé e Lorde. Nel 2013 i 5 anglo irlandesi con "Midnight Memories" sono stati la band più venduta dell'anno e quest'anno probabilmente bisseranno o quasi. Piazzare 3 album subito al primo posto, con buona possibilità che succeda pure per il quarto non è facile, nonostante ci si chiami One Direction e si esca, praticamente, con un album all'anno in un percorso che vede alternarsi studio e tour in maniera ininterrotta. Uno dei motivi che fa sì che a volte si raggiunga troppo presto il limite di sopportazione. Loro dicono che si divertono ancora e pubblicano un album che segue in qualche modo la crescita costante di questi anni. Guardano indietro i 5 (6, se contiamo Cowell), tirando fuori le chitarre e alternando più momenti rock a passaggi folk che avevamo già visto in passato (i riferimenti ai Mumford&Sons sono tanti e "Fool's Gold non ne è che un esempio) – oltre all'immancabile pop che amalgama tutto -, ma anche con testi che parlano del passato – loro che contano 22 anni come l'età del più anziano – come quando in "Night Changes" cantano "Ci stiamo facendo vecchi, ci ho pensato ultimamente" o quel "Ti ho amato fin da quando avevo 18 anni" ("18"), ma anche il testo di "Where Do Broken Hearts go", ad esempio, che sarà uno dei pezzi più cantati negli stadi dove si esibiranno. La maggior parte dei pezzi, poi, è scritta dai ragazzi che firmano 12 delle 16 canzoni (sic) che compongono questo nuovo lavoro, lanciato dal singolo "Steal My Girl" (che parte con tastiere molto 80's) nel cui video appare anche Danny De Vito (da poco, poi, è stato lanciato il nuovo singolo "Night Changes" che permette l'alternanza tra power pop e ballads per accontentare tutti i palati) e che ha raggiunto le 30 milioni di visualizzazioni.
L'edizione esclusiva con 4 bonus track
Oltre alla versione base dell'album, inoltre, ne sarà pubblicata anche una esclusiva che conterà 4 bonus track in più: “Change Your Ticket”, “Illusion”, “Once In A Lifetime”, “Act My Age”, che si aggiungerà al DVD “Where We Are – Live from San Siro Stadium”, che sarà pubblicato l'1 dicembre prossimo, proiettandoli come i padroni del prossimo Natale per quanto riguarda il pubblico degli adolescenti.
La tracklist completa
1. Steal My Girl
2. Ready To Run
3. Where Do Broken Hearts Go
4. 18
5. Girl Almighty
6. Fool’s Gold
7. Night Changes
8. No Control
9. Fireproof
10. Spaces
11. Stockholm Syndrome
12. Clouds
13. Change Your Ticket (Deluxe Edition)
14. Illusion (Deluxe Edition)
15. Once In A Lifetime (Deluxe Edition)
16. Act My Age (Deluxe Edition)