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Nino D’Angelo: “Non sono stato né sarò un cantante neomelodico” e scoppia la polemica

In un post su Instagram, Nino D’Angelo si è prodigato in un’accesa difesa della propria eredità artistica: il cantautore napoletano ha infatti fatto sapere di non poter essere accostato alla tradizione dei cantanti neomelodici, dato che questo genere musicale è nato quando cantava e si esibiva già da tempi non sospetti. “Non sono e non sarò mai un cantante “Neomelodico”m con tutto il rispetto di questi ragazzi, alcuni anche bravi, ma non hanno niente a che vedere con me e la mia storia di cantautore” ha scritto D’Angelo.
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In un post su Instagram, Nino D'Angelo si è prodigato in un'accesa difesa della propria eredità artistica: il cantautore napoletano ha infatti fatto sapere di non poter essere accostato alla tradizione dei cantanti neomelodici, dato che questo genere musicale è nato quando cantava e si esibiva già da tempi non sospetti. "Non sono e non sarò mai un cantante ‘Neomelodico' con tutto il rispetto di questi ragazzi, alcuni anche bravi, ma non hanno niente a che vedere con me e la mia storia di cantautore" ha scritto D'Angelo, incassando l'immediato appoggio di alcuni colleghi, in primis Gigi D'Alessio che commenta: "Bravo, hai ragione".

Nancy Coppola dopo lo sfogo di Nino D'Angelo: "Esigo rispetto"

Secondo Nino D'Angelo, il " Neomelodismo" sarebbe nato alla metà degli anni Novanta, quando il cantautore era già un artista affermato anche al di fuori dell'Italia, dato che aveva "cantato nei teatri più importanti, tra questi l'Olimpia di Parigi" e aveva "girato (anche se di cassetta) tanti film, tra cui 2 con Mario Merola, alcuni con Bombolo e Cannavale e uno addirittura con Regina Bianchi, una delle più grandi attrici italiane". Le parole di D'Angelo hanno scatenato alcune reazioni repentine, tra cui quella della cantante Nancy Coppola, che ha colto l'occasione per dare inizio a una querelle con l'autore di ‘Nu Jeans e ‘Na maglietta sul proprio profilo Instagram: Coppola ha pubblicato un video in cui dichiara di "esigere rispetto" in quanto cantante neomelodica e svelando ai propri follower un retroscena: a sua detta, qualche anno fa Nino D'Angelo si sarebbe attestato la paternità del genere neomelodico davanti ai suoi occhi. "Volevo un attimino lasciarvi un mio pensiero perché siamo in un paese democratico e ognuno è libero di dire la sua – ha scritto Coppola -. Qualche anno fa mi invitaste a casa vostra chiedendomi di partecipare in una sua sceneggiata e ne fui onorata, poi scoprii che ero incinta della mia seconda bimba e rimandammo la mia partecipazione. Parlammo a lungo della vostra storia, i vostri racconti mi affascinarono tanto. E mi diceste che foste il primo a cambiare la melodia dopo Merola e tanti mostri sacri prima di lui. Che eravate fiero perché tanti giovani poi dopo di voi avevano portato avanti il vostro genere chiamato Neomelodico". In tal modo, Coppola è diventata immediatamente bersaglio dei fan più "hardcore" di Nino D'Angelo, che hanno fatto a gara per insultarla (gratuitamente) sul suo profilo Instagram. Eppure, ciò che dice la cantante non è del tutto errato. Vediamo perché.

La verità nel nuovo libro di Nino D'Angelo

Nel suo ultimo libro, Il poeta che non sa parlare, uscito la scorsa settimana per la casa editrice milanese Baldini+Castoldi, però è infatti lo stesso Nino D'Angelo a scrivere di poter essere annoverato come il primo neomelodico sdoganato: "Io mi chiamo Gaetano, ma per tutti sono Nino, sono napoletano e faccio il cantautore. Sono primo figlio, primo nipote e primo neomelodico sdoganato”. Insomma: tenendo conto della stessa lettera viva D'Angelo, forse la pioggia di attacchi che ha investito Nancy Coppola negli ultimi giorni è un filino esagerata. Probabilmente si tratta soltanto di una piccola incomprensione tra le parti.

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