Nino D’Angelo, il poeta che non sa parlare: tour, album e libro per il cantante napoletano
Nino D'Angelo come Giorgio Gaber, Il cantante napoletano ha annunciato il suo nuovo progetto "Il poeta che non sa parlare", un lavoro che consterà di un libro, un album-raccolta con qualche inedito e uno spettacolo di teatro canzone, proprio sulle orme del grande artista milanese. Dopo il successo della tournée che lo ha visto dividere il palco con Gigi D'Alessio, l'ex caschetto biondo della musica italiana ha in programma un 2020 di enorme lavoro, soprattutto grazie al tour che lui stesso ha definito "intimo e poetico, nel segno dei grandi sentimenti e dei valori", spiegando che "dopo le ultime tournée ora ho voglia di un rapporto più personale con il pubblico, mi piacerebbe quasi sussurrare a tutti le mie canzoni, mettendomi come si dice a nudo".
Un tour solista dopo il successo con Gigi D'Alessio
Nino D'Angelo unirà le canzoni della sua carriera più contemporanea (da "‘O pate" a "Senza giacca e cravatta" e "Si turnasse a nascere") ad alcuni grandi successi, cercando di creare quell'intimità che l'attore trovò nel 2013 al San Carlo di Napoli, quando rese omaggio a Sergio Bruni assieme Roberto De Simone o il calore del pubblico che lo accompagnò allo Stadio San Paolo nel 2017 quando portò migliaia di persone a festeggiare i suoi 70 anni nella patria del calcio campano. Un ritorno solista dopo il successo ottenuto assieme a Gigi D'Alessio e al loro "Figli di un Re Minore".
Album e libro per Nino D'Angelo
Oltre al tour, però, ci saranno anche un libro e un album. Il primo, stando a quanto comunicato dalla nota stampa, "raccoglierà una serie di aneddoti sulla vita che hanno caratterizzato la carriera artistica di D’Angelo, ma anche la narrazione di episodi legati al privato, come per esempio quando parlerà del padre, il suo primo falsario", mentre l'album sarà una raccolta arricchita, però, anche da qualche canzone inedita: "Nel corso della mia vita ho scritto tante canzoni, alcune di successo, altre invece non hanno avuto il giusto tributo. L’opera sarà una raccolta con alcuni inediti. Sono un uomo libero e come sempre mi affiderò al mio istinto". Il titolo, invece, ricorda essere arrivato quando era tra i banchi di scuola, quando la maestra lo definì "un poeta che non sa parlare". E quest'etichetta se l'è portata per tutta la sua vita, dagli esordi nella tradizione napoletana, ma anche nella svolta World, quella in cui Goffredo Fofi lo riabilitò agli occhi dell'intellighenzia nazionale.