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Nathalie racconta “Anima di Vento”: “Collaborare con Battiato è stato un sogno”

La cantautrice si è raccontata nel corso di una lunga intervista con Fanpage.it. Ieri è uscito il suo nuovo album, che conta tre importanti collaborazioni: Toni Childs, Raf e Franco Battiato. Nathalie ci ha parlato delle sue emozioni e fragilità e della voglia di tornare a Sanremo.
A cura di Daniela Seclì
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Ieri è uscito il nuovo album di Nathalie, "Anima di Vento". Si compone di 11 brani che spaziano dall'atmosfera intimistica, creata con il pianoforte, a sonorità decisamente rock. L'abbiamo incontrata per farci rivelare qualcosa di più sul suo ultimo progetto. Nathalie ci ha raccontato il suo nuovo lavoro spaziando dalle collaborazioni con Raf, Franco Battiato e Toni Childs, al modo in cui affronta le sue fragilità.

DS: Benvenuta su Fanpage.it Nathalie.

Ciao, grazie!

DS: Ieri è uscito il tuo nuovo album, "Anima di Vento". Con quale stato d’animo hai vissuto l’attesa fino alla data X?

Ci sono stati diversi stati d’animo: gioia, emozione, un pizzico di timore misto alla curiosità di vedere le reazioni del pubblico, ma soprattutto tanto entusiasmo. È una “creatura” in cui credo molto, forse perché mi rappresenta totalmente in questo momento e quindi ne sono felice.

DS: Quest’album evidenzia a pieno le tue doti cantautorali: 10 brani su 11 sono stati scritti da te, sia nella musica che nel testo. Qual è il processo creativo tramite il quale nasce una tua canzone?

Ogni canzone ha una storia a sé e quindi non c’è, per me, un procedimento “standard”, ma di solito scrivo da sola. La cosa che mi accade più spesso è quella di suonare il piano o la chitarra e “delirare” musicalmente, per così dire. Da lì spesso arrivano degli spunti, melodia e parti di testo, poi la canzone cresce pian piano. Altre volte, invece, ho già un’idea chiara in mente. Parto da quella, magari con un testo e una melodia che arrivano insieme. Ogni tanto ci sono canzoni che nascono quasi già fatte, dipende.

DS: Nell’album sono presenti sia brani intimistici, accompagnati dal pianoforte, sia brani decisamente rock. Le reputi due parti di te o senti che una delle due dimensioni ti rispecchi più dell’altra?

L’intenzione era di fondere, in maniera armonica, le due o più anime che fanno parte di me. Ho necessità di esprimerle entrambe! Sicuramente in “Anima di vento” ho dato un po’ più spazio al mio lato rock, grintoso, direi quasi ‘concreto’, ma creando comunque un equilibrio con il mio lato intimistico e più riflessivo, che era più evidenziato nel mio album precedente, "Vivo Sospesa".

DS: “Anima di vento” è il brano da cui l’album prende il titolo. È dedicato a coloro che sanno scorgere non solo le proprie fragilità, ma anche la propria bellezza. C’è una peculiarità del tuo carattere che reputi una fragilità? E come ti rapporti ad essa?

Credo che in alcuni casi, quelle che riteniamo fragilità, possano diventare la nostra forza. Questo è il modo in cui cerco di rapportarmi con alcuni miei limiti. Posso dire di essere in un certo senso “vulnerabile” o comunque non sempre “corazzata”, ma questa potrebbe definirsi anche semplice "sensibilità" e "onestà nell’esprimermi". Sono molto critica con me stessa, ma questa caratteristica, utilizzata senza esagerare, può aiutarmi a cercare di migliorare.

DS: “Sogno d’estate” è la canzone che ha fatto da apripista al tuo nuovo album e che ti vede tornare a collaborare con Raf, con il quale avevi già lavorato in passato. Come è  stato ritrovarvi in questo brano?

È stato bello poterci ritrovare, mi piaceva molto l’idea di ricambiare la sua ospitalità artistica, potendolo avere in un brano del mio album. Lui è stato estremamente rispettoso e delicato, anche nel dare il proprio contributo al testo del brano e nel darmi buoni consigli.

DS: All’interno dell’album anche una collaborazione con Franco Battiato, nella canzone “L’Essenza”. Cosa ha significato per te, lavorare con un artista che come te, spesso usa la musica come uno spazio introspettivo?

Battiato ha sempre rappresentato per me un esempio di grande sensibilità e di integrità artistica e umana. Due anni fa ho avuto la fortuna di aprire alcuni suoi concerti e da allora siamo rimasti in contatto. In questo ultimo anno e mezzo mi ha dato spesso preziosi consigli sulla scrittura e la composizione. Quando ha accettato di partecipare al mio brano “L’essenza”, per me si è realizzato un sogno, è stato disponibilissimo. Oltre a prestare la voce, ha suonato anche dei synth.

DS: Come è nata, invece, la collaborazione con Toni Childs per la canzone “La Verità”?

Avevo in mente di dare a “La Verità” un colore in più e mi è venuta in mente lei, artista di spessore e dalla voce profondamente evocativa. Sono riuscita a farle avere il brano e a lei è piaciuta l’idea. È riuscita a dare una grande intensità all’intro. È come una sorta di benedizione della canzone, per me.

DS: In “Playing with your dolls” esplori dei sentimenti torbidi, parlando del rapporto tra vittima e carnefice. Cosa ha ispirato questo brano?

Questo è un brano che mi ha dato la possibilità di esorcizzare un’esperienza umanamente negativa, trasformandola in qualcosa di più accettabile, cioè una canzone. La musica è un mezzo estremamente potente! Come in altre canzoni di “Anima di vento”, anche in questo brano, parlo di presa di coscienza. In questo caso, però, attraverso la scoperta dolorosa della grande differenza tra ingenuità e innocenza.

DS: Dopo la vittoria ad X Factor 4, sei stata tra le protagoniste di Sanremo 2011 con l’intenso brano “Vivo Sospesa”. Hai in programma di tornare presto sul palco dell’Ariston o è qualcosa che per il momento escludi?

L’esperienza a Sanremo è stata molto intensa. A tratti stressante, ma emozionante e bellissima. Sicuramente mi piacerebbe ripeterla, sempre portando qualcosa che musicalmente, mi rappresenti al 100%!

DS: Grazie di essere stata con noi!

Grazie a voi, è stato un piacere!

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