Nasce Bye Bye Radio, la prima serie web che scherza sugli stereotipi della musica
La lista degli stereotipi che girano attorno al mondo della musica – dei cantanti, certo, ma anche di tutto l'universo che gli gravita intorno, dagli uffici stampa al giornalismo musicale – sono tantissimi e da oggi c'è chi prova a metterci il naso in maniera ironica, giocando proprio con i protagonisti di questo mondo. Ci prova Bye Bye Radio, la prima serie web dedicata alla musica indipendente italiana, nata da un'idea di Luca Rovito e Salvatore Cerniglia, alcuni dei componenti del progetto Radio Bombay, una web radio nata nel 2009 che negli anni è riuscita ad ottenere parecchi consensi e ad inserirsi come uno dei punti di riferimento per molte band e artisti all’interno di una scena musicale italiana alternativa.
La web serie nasce per raccontare, tra il serio e il (molto) faceto, le esperienze avute negli anni in ambito musical, dallo stretto contatto con le band fino al “sistema” che ruota attorno (uffici stampa, live club), ironizzando attraverso stereotipi che caratterizzano questa scena musicale.
Il nome della serie nasce da un incrocio particolare: Radio Bombay, infatti, deriva dall'amore per i fondatori per "Bye Bye Bombay", una delle canzoni più note degli Afterhours e quindi perché non utilizzarne anche la prima parte? Bye Bye Bombay ha deciso di partire con una prima puntata sul giornalismo musicale e sul rapporto che i gruppi hanno con la stampa. Protagonisti sono il critico musicale Federico Guglielmi, nome storico del giornalismo italiano, tra le altre cose fondatore e direttore del mensile "Velvet" e del trimestrale "Mucchio Extra", caposervizio musica del "Mucchio Selvaggio", coordinatore della sezione musica di AudioReview, e collaboratore di "Blow Up", "Fanpage.it", "Classic Rock", oltre a essere autore/conduttore a Radio Rai, e i Fast Animals and Slow Kids, band perugina apprezzatissima col suo rock e uscita da pochi mesi con il nuovo album "Forse non è la felicità" (Woodwarm label).
Tra di loro un giornalista in erba che pone le stesse domande della firma più nota, non ricevendo, però, lo stesso trattamento.