Napoli nella voce di Enzo Gragnaniello
Napoli raccontata da una delle sue voci più intense, quella di Enzo Gragnaniello, in scena da domani fino al 31 gennaio al Teatro Vittoria di Roma, con L’erba cattiva… non muore mai. Lo spettacolo prende il nome dall’ultimo album del cantautore partenopeo, Erba cattiva, pubblicato nel 2007.
Per la regia di Bruno Colella, che è anche autore della storia, L’erba cattiva… non muore mai è un viaggio ideale a Napoli, tra i suoi vicoli, ma anche tra le virtù e le contraddizioni, compiuto da un musicista e da un attore-regista, scritturati da un produttore misterioso per scrivere un testo teatrale sulla città.
Nelle vesti dei due protagonisti ci sono appunto Gragnaniello, al suo debutto come attore, e Luigi Di Fiore: nel loro incontro sul palcoscenico si abbandonano ai ricordi, ripercorsi attraverso i dialoghi, le canzoni dell’uno e i monologhi dell’altro. Sul palco, insieme ai due interpreti principali, anche l’attore Vincenzo Catapano.
Alla dimensione musicale e prosastica si unisce poi quella audiovisiva, mediante la proiezione, su pareti mobili, di immagini e filmati di repertorio. La voce dell’artista napoletano è accompagnata da quattro musicisti – Enzo Lambiase alla chitarra, Erasmo Petringa al violoncello, Emilio Petringa alle percussioni e Attilio Pastore alle percussioni a fiato.
Insieme a loro Gragnaniello – che nel corso della carriera ha anche scritto testi per importanti autori italiani, tra cui Mia Martini e Andrea Bocelli – eseguirà i suoi brani più famosi e appassionati, quelli che raccontano la città in cui è nato.
Paola Ciaramella