“Nanà” la dedica a Napoli di Renato Zero, cantata da Sal Da Vinci, Franco Ricciardi e Andrea Sannino
Si chiama "Nanà" il brano che unisce tre delle voci più conosciute e amate di Napoli: Sal Da Vinci, Franco Ricciardi e Andrea Sannino, infatti, hanno presentato il loro ultimo singolo in diretta a Domenica In, ospiti di Mara Venier all'Epifania, per parlare di questa canzone che è una dedica d'amore a Napoli con un autore d'eccezione. A scrivere queste parole, infatti, è Renato Zero, l'artista romano da sempre legato alla città partenopea: le sue parole sono state messe in musica dallo stesso Sal Da Vinci e da Maurizio Fabrizio e arrangiata da Adriano Pennino. I tre avrebbero voluto portare la canzone al Festival di Sanremo, ma non ce l'hanno fatta (la bandiera partenopea sarà portata da Nino D'ANgelo e Livio Cori) e così hanno scelto di farla uscire con un video girato da Luciano Filangieri (che ha co-firmato la sceneggiatura assieme a Luca Delgado).
Il significato di Nanà
"Prigioniero del tuo eterno incanto fra quei vicoli che ho amato tanto, che meraviglia sei", comincia così la canzone che descrive Napoli – che il cantante ha voluto chiamare Nanà – partendo anche da alcune delle sue caratteristiche: "Sei panni stesi e fantasia, l’assoluta garanzia che questi occhi hanno i colori tuoi (…) Sei San Gennaro e l’eresia, sangue, spaccio e crudeltà, ma tu sai come difenderti, guai a chi non ti rispetterà" continua la canzone che chiude chiamandola col suo nome: "Giù quella maschera mai più Pulcinella vieni via, abbandona quella compagnia, noi ritorniamo ancora, noi grandi sentimenti e poi un cuore immenso e disponibile. Napoli esisti con pregi e difetti le smorfie e i gesti, le mille stagioni tu".
Il video con protagonista Teresanna Pugliese e Adriano Pantaleo
Il video della canzone che conta oltre 300 mila visualizzazioni su Youtube, finendo anche in trend della piattaforma video, riprende un po' il tema ma la Nanà diventa una ragazza, interpretata dall'ex tronista di Uomini e Donne Teresanna Pugliese, maltrattata, malvista, ma anche amata e difesa da chi la ama veramente, come avviene quando Adriano Pantaleo, attore molto noto, tra i protagonisti di Gomorra, ma ricordato da molti come uno dei bambini di "Io speriamo che me la cavo", il film con Paolo Villaggio.
Le parole di Renato Zero
Parlando della canzone Renato Zero ha spiegato così come gli è nata l'ispirazione per questo brano: "Napoli, che si fa corteggiare, desiderare e amare. Con la sua infallibile filosofia di un vivere, che tiene costantemente conto della precarietà e dei limiti di una geografia ingiusta e settaria, la quale sembra non apprezzare: il brio, la generosità, le colorite esternazioni di un popolo che non si arrende di fronte a niente e che per questo motivo profuma di eternità. Nanà, ti dedico questa mia fotografia che credo corrisponda ai tuoi reali connotati. Avrei voluto fare di più per te, ma spero di avere ancora occasioni per manifestarti il sincero attaccamento alla tua ‘persona'”.