Morto Silvano Silvi, tra i primi cantanti rock italiani e leader del gruppo “Gli Erranti”
Silvano Silvi, uno dei primi cantanti di rock ‘n' roll italiano, voce e leader del complesso ‘Gli Erranti', con cui ha inciso quasi tutti i suoi dischi, è morto all'ospedale Sant'Orsola di Bologna all'età di 83 anni. La sua canzone "Scrivi ti prego" del 1966 è stata con "Operazione sole" di Peppino Di Capri, dello stesso anno, il primo brano musicale ska italiano.
La carriera tra musica, radio e tv
Era nato a San Giovanni in Persiceto nei pressi di Bologna, il 12 settembre 1936. Sin da giovanissimo si dedicò alla musica e, infatti, all'età di 23 anni nel 1959 Silvi fondò il gruppo "Gli Erranti". La band ha subito vari cambiamenti nel corso degli anni, infatti con la prima formazione durò fino al 1964, per proseguire con la seconda formazione fino al 1976. Proprio in quell'anno compose la sigla del Motorshow, che prese come titolo "Dragster", scritta sugli arrangiamenti di Fio Zanotti. Dopo questi primi anni trascorsi nel mondo della musica rock, in seguito all'affermazione delle radio private si è dedicato all'attività di conduttore presso varie emittenti a partire dal 1974 e ha poi condotto anche qualche programma televisivi.
La sua autobiografia
In occasione dei suoi 80 anni, nel 2016, Silvano Silvi ha pubblicato il libro dal titolo "La mia vita dolceamara". Un'autobiografia romanzata nella quale il cantante si racconta ripercorrendo tutti gli episodi della sua vita privata e lavorativa. Gli anni terribili della Seconda Guerra Mondiale, poi il Dopoguerra, i primi amori e i primi lavori. Non mancano ovviamente le prime canzoni e poi la scoperta dei grandi cantanti rock and roll americani che gli cambiano la vita e ai quali si ispirò. Abbracciata la musica rock, infatti, iniziarono le prime tournée, le prime orchestre. A seguire, i successi e i riconoscimenti in ambito musicale, radiofonico e televisivo. Questa autobiografia è senza dubbio caratterizzata dalla verve ironica del suo autore, Silvi non racconta solo la sua vita, ma tratteggia anche i contorni degli ultimi ottant'anni di storia con gli occhi puri e genuini di un inguaribile artista e sognatore.