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Morte Michael Jackson, le nuove foto della camera da letto

Le immagini della sua stanza da letto, diffuse dal Los Angeles Police Department, mostrano la spirale di dipendenza da farmaci in cui Michael Jackson era caduto fino ad arrivare alla morte.
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Pillole di ogni genere, farmaci di ogni tipo, prescrizioni mediche, una lista delle farmacie più vicine e tutti i turni segnati a mano. Poi una bombola di ossigeno, una gruccia con la flebo e tutto quel Propofol, che ha causato la morte di Michael Jackson, lo scorso 25 giugno 2009. Sono le nuove scioccanti immagini diffuse dal Los Angeles Police Department che evidenziano, in quella confusione incredibile, la spirale di dipendenza da farmaci in cui era caduto il "Re del Pop", una dipendenza che gli ha provocato inevitabilmente la morte.

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Le immagini dei bambini. Sullo sfondo della sua stanza, numerose immagini di neonati sorridenti, più una piccola immaginetta di Charlie Chaplin, a testimonianza del suo carattere fanciullesco, di quel suo essere un eterno Peter Pan, altro che le sciocche accuse, rivelatesi poi infondate, di molestie sessuali a danni di minori.

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Nella foto sopra quattro boccette di Propofol più una varietà di altri farmaci, probabilmente gli ultimi utilizzati da Michael Jackson. L'autopsia stabilì che la sua morte avvenne, appunto, per una somministrazione eccessiva di Propofol, da parte di Conrad Murray, il medico incaricato dalla AEG Live, la società promotrice degli eventi di MJ a Londra, di seguire le condizioni di salute della popstar. Conrad Murray è stato condannato a 4 anni di carcere per omicidio colposo, il massimo della pena prevista, in quanto il giudice ha deciso di infliggerla, definendo le sue pratiche come "pazzia medica" ed "esperimenti che in medicina non possono essere tollerati". Ad oggi, Murray continua a sostenere che è stato lo stesso Michael Jackson causa della sua morte, con la sua ossessione per i farmaci. Ma per oltre tre mesi, fu Conrad Murray a somministrarglieli regolarmente.

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