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Morta la soprano Montserrat Caballé, aveva duettato anche con Freddie Mercury in “Barcelona”

Si è spenta a 85 anni uno dei nomi di maggiore spicco della musica e della cultura spagnola, icona dell’opera e personaggio capace di saper interpretare in modo trasversale il suo ruolo pubblico, spaziando dal suo genere alla musica pop con la partecipazione all’album “Barcelona” del frontman dei Queen. In carriera ha calcato le scene dei teatri più quotati al mondo, dalla Carnegie Hall alla Scala di Milano.
A cura di Andrea Parrella
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Morto il soprano Montserrat Caballé, personaggio di spicco internazionale della musica lirica. La donna, che aveva problemi di salute da diversi anni, è morta all'età di 85 anni nell'ospedale di Sant Pau di Barcellona. La notizia è arrivata nelle scorse ore ed ha immediatamente suscitato grande clamore e dispiacere nel mondo dell'arte, oltre che nell'opinione pubblica spagnola, essendo l'artista un personaggio di rilievo a livello nazionale e internazionale. I funerali dell'artista, una figura di spicco dell'opera internazionale, si terranno lunedì prossimo a mezzogiorno nell'obitorio di Les Corts a Barcellona.

Per comprendere il valore culturale trasversale di Montserrat Caballé presso il pubblico, viene facile pensare a ciò che in Italia ha rappresentato per anni Luciano Pavarotti. il grande soprano aveva portato la sua arte nel mondo pop, raggiungendo l'apice di questa parabole con il duetto con Freddie Mercury per l'album "Barcelona". La canzone omonima diventò il simbolo, oltre che l'inno, dei giochi Olimpici della città catalana del 1992. Per la stessa manifestazione l'artista cantò insieme a Plácido Domingo e José Carreras  per il brano "Barcelona Games".

Discorso a parte andrebbe dedicato agli inizi della carriera di Montserrat Caballé, che ha raggiunto la fama precocemente, nel 1965, quando si ritrovò a sostituire Marilyn Horne nel ruolo di Lucrezia Borgia alla Carnegie Hall di New York. In quella stessa stagione prese parte ad altri progetti di grande rilievo, debuttando al Festival di Glyndebourne, oltre a collaborare per la prima volta con il Metropolitan Opera, dove ha poi lavorato per oltre un ventennio. Negli anni successivi ha poi calcato le scene più autorevoli del contesto lirico internazionale, arrivando anche alla Scala di Milano nel 1970, ancora nel ruolo di Lucrezia Borgia. E anche con il tempio dell'opera milanese ha avuto un rapporto di collaborazione assidua durato più di 15 anni.

Il mondo perde anche un personaggio che aveva speso la sua notorietà pubblica per impegnarsi dal punto di vista sociale, essendo diventata ambasciatrice Unesco e avendo fondato un'associazione benefica che opera in favore ed aiuto dei bambini in difficoltà di Barcelona.

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