Morrissey attacca i politici dopo l’attentato a Manchester: “Non siete voi le vittime”
Morrissey era nella sua Manchester a festeggiare il suo 58esimo compleanno quando c'è stato l'attentato alla Manchester Arena, che ha spezzato le vite di 22 giovanissimi e lasciato a terra più di 100 feriti. L'ex leader dei "The Smiths" è noto per le sue posizioni antagoniste, da sempre apertamente contro la classe politica e contro la Regina, non ha perso neanche questa volta l'occasione di criticare i principali esponenti delle istituzioni del Regno Unito:
Si scaglia prima contro Theresa May, il primo ministro, citando le sue parole:
Theresa May dice che questi attacchi ‘non ci spezzeranno', ma lei vive in una bolla a prova di proiettile ed è evidente che non dovrà essere lei a riconoscere il cadavere di un bambino nell'obitorio di Manchester, oggi. Il suo ‘non ci spezzeranno' suona come ‘non ci spezzerà', né lei né le sue politiche sull'immigrazione. I ragazzini di Manchester sono già stati spezzati invece, quindi grazie comunque, Theresa.
Attacca poi Sadiq Khan, sindaco musulmano di Londra:
Dice che ‘Londra si unisce nel cordoglio a Manchester', ma non condanna lo stato islamico, che ha rivendicato l'attentato. E intanto, la Regina viene lodata per le sue ‘parole dure' nei confronti dell'attacco, eppure non ha cancellato nessun appuntamento nei giardini di Buckingham Palace, senza essere nemmeno criticata da un giornale. Il sindaco di Manchester Andy Burnham dice che l'attacco è stata opera di un estremista. Estremista di cosa? Un coniglio estremo?
Parole durissime che si abbattono in chiusura su tutta la classe politica:
In Gran Bretagna oggi tutti hanno il terrore di dire quello che pensano tutti in privato: i politici ci dicono di non avere paura, ma non sono loro le vittime. È facile avere paura quando si è protetti dalla linea di fuoco. Le persone, queste protezioni, non le hanno.