Morgan: “Do fastidio ma servo, per questo mi invitano in tv”
Morgan è tornato nella veste primaria di musicista e cantante, oltre a quella di poliedrico artista e personaggio televisivo, lanciando il suo singolo "Battiato (mi spezza il cuore)" che contiene cinque versioni di un brano con cui Marco Castoldi ha voluto omaggiare il grande maestro Franco Battiato. In un'intervista al Corriere della Sera ha raccontato questo ritorno alla musica, così pieno e desiderato e anche l'intenzione di voler dare alla cultura, all'arte il giusto valore, anche economico.
Il ritorno alla musica partendo da Battiato
Un omaggio a Battiato perché è stato uno dei grandi artisti della scena musicale italiana, eclettico e rivoluzionario, e di cui Morgan è stato anche amico. Sulle pagine del Corriere lo ricorda, raccontando ciò che gli ha insegnato in anni di sodalizio, anche artistico:
Ha saputo parlare a enormi folle comunicando qualcosa di nobilissimo. Però lui è stato anche un artista di successo. È riuscito a rispondere a una domanda: come si emerge facendo cose belle? Perché a emergere facendo brutta musica son capaci tutti. Battiato non si è mai seduto, non si è mai accontentato. Nell’Italia di oggi non avrebbe mai potuto affermarsi.
Essere un personaggio con delle velleità artistiche, ma soprattutto con la voglia di esprimere pienamente il proprio modo di fare arte, e in questo caso musica, è diventata un'impresa titanica: "Lotto contro questa deriva eppure non perdono occasione per tartassarmi e colpirmi" dice Morgan che aggiunge:
Nell’Italia di oggi è impossibile. Battiato non si sarebbe potuto permettere determinate scelte, un’opera con la capacità di non assomigliare a nulla, di non essere facilmente decodificabile, il cui ascolto impone un certo impegno. Ma credo che questa incapacità di valorizzare esseri umani che creano nutrimento collettivo sia uno dei problemi più gravi dell’Italia.
Morgan come personaggio televisivo
Il suo è diventato ormai un personaggio divisivo, etichettato più per le polemiche che talvolta sono scaturite dalle sue apparizioni televisive, piuttosto che elogiato per le sue capacità: "Perché si vuole dare spazio solo a quello, non al ragionamento che c’è dietro. Sono un essere umano impegnato e non solo come cantautore. Insegno, scrivo libri. Ma credo che questa incapacità di valorizzare esseri umani che creano nutrimento collettivo sia uno dei problemi più gravi dell’Italia". La sua presenza in televisione, in questi dieci anni di assenza dalla musica, è stata piuttosto frequente, ma gli obiettivi ora sono altri:
Ora voglio tornare a pubblicare canzoni in modo canonico, utilizzando i canali discografici, nonostante i discografici siano quanto di più lontano dall’essenza della musica. Così come Amadeus. Il pubblico deve sapere che sotto quello che viene proposto c’è un universo meraviglioso, soffocato dalla staticità e dall’ignoranza di chi gestisce il mercato.
Il rapporto con Amadeus
Il rapporto con Amadeus è stato piuttosto tormentato in questi ultimi anni, soprattutto dopo l'episodio sanremese, che ha comunque segnato quell'edizione del Festival, manifestazione sulla quale Morgan ha comunque da ridire:
Mi aveva voluto nel suo programma Ama Sanremo , dove selezionava le giovani proposte perché sa che sono bravo a farlo. Poi ha dimenticato il rispetto per la persona e ha fatto gli interessi dei discografici. Ho accettato di cantare con Bugo per combattere un sistema negativo dall’interno. Detto questo, ci vorrebbe un titolo di studio per essere direttori artistici del Festival, Amadeus non lo ha eppure lo fa da quattro anni: neppure a Baudo era successo, e dire che lui sa suonare il piano, scrive canzoni…
Nonostante il suo carattere fumantino e le polemiche che spesso nascono dalla sua presenza in alcuni show, Morgan è comunque chiamato ad intervenire: "Do fastidio ma servo, ecco perché mi invitano dappertutto. Il mio obiettivo è però dare un valore economico alla cultura, come faceva Battiato".