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Morgan difende Sgarbi dalle accuse di sessismo: “È una calunnia”

Morgan ha difeso Vittorio Sgarbi dopo le polemiche scaturite dal discorso al Maxxi, dove il Sottosegretario è stato accusato di turpiloquio e sessismo.
A cura di Redazione Music
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L'intervento di Vittorio Sgarbi al Maxxi di Roma, stigmatizzato sia dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e dal Direttore Alessandro Giuli, presente durante l'apertura dell’estate del museo, è stato difeso da Morgan, anch'egli tra gli invitati della serata. Un video che mostrava il Sottosegretario lasciarsi andare a turpiloquio e ad alcune frasi sessiste ha cominciato a girare al punto tale da costringere il direttore del Museo e il Ministro della Cultura a prendere le distanze dalle frasi del critico d'arte che, nel frattempo, conferma tutto e se ne assume la piena responsabilità: "Ammetto tutto. Ma ho solo preso spunto da L’aria di Leporello di Lorenzo da Ponte. Allora censuriamo anche lui e Mozart?".

In un'intervista a Mowmag Morgan prende le difese dell'amico, innanzitutto spiegando di non dover chiedere scusa per niente, non avendo detto nulla, "ma nemmeno Sgarbi deve chiedere scusa, lo conosciamo tutti da settant'anni, sappiamo come è fatto e non vedo perché ora si debba mettere in dubbio quella che è la sua figura, quando in realtà si sanno benissimo quali sono i suoi meriti. Perché piuttosto che queste polemiche non diciamo le cose come stanno?" dice Morgan, che parla di una serata "di altissimo valore culturale, dove si è parlato di Leopardi, dove si è suonato De Andrè e Modugno". Per il cantautore è una manovra politica "per mettere in cattiva luce una persona che invece ha una diversità totale dal modo in cui la politica e la cultura vengono fatte oggi in Italia".

Nonostante spesso Sgarbi sia criticato per i suoi modi, questa volta Morgan lo difende dall'accusa di sessismo, definendola una calunnia: "è una grave accusa quella che gli è stata rivolta. Per me non c'è nulla di sessista in quello che ha detto e se noi in questo momento apriamo il web a proposito di questa vicenda troviamo titoli come “Vittorio Sgarbi violenza verbale, sessismo, volgarità”, quindi viene descritto come qualcuno che ha commesso un reato e per me questa da parte del giornalismo è una grave irresponsabilità". Sgarbi si è detto censurato dal Ministro e Morgan lo appoggia dicendo che anche lui si sente censurato "da un’Italia che non è avanzata da un punto di vista culturale",

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