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Morandi: “Tante differenze tra la generazione mia e di mio figlio. Hanno meno sogni”

Gianni Morandi, uno dei protagonisti della serata “Power Hits Estate”, ci ha parlato dell’inutilità delle barriere e delle differenze generazionali tra lui e il figlio Pietro.
A cura di Francesco Raiola
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Gianni Morandi col figlio Pietro
Gianni Morandi col figlio Pietro

Al Power Hits Estate, l'appuntamento di Rtl 102.5 che ha chiuso la stagione dei tormentoni, decretando Gabbani re dell'estate con la sua "Tra le granite e le granate", c'è stato spazio anche per Gianni Morandi, uno dei protagonisti della stagione assieme a Fabio Rovazzi, grazie alla loro "Volare". Da anni, ormai, il cantante di Monghidoro si è affermato come uno dei cantanti maggiormente in grado di utilizzare il mezzo social per disintermediare la propria comunicazione, andando direttamente agli occhi dei propri fan, rispondendo alle loro domande, ai loro dubbi, ai loro complimenti, talvolta a muso duro, quando ha affrontato situazioni più complesse, (come i migranti) e più spesso con ironia, creandosi un personaggio nel personaggio, che è complesso da slegare a quella del cantante amatissimo da intere generazioni.

Abbattere le barriere

E così le foto sono (quasi) sempre della moglie Anna, la quotidianità non manca mai, dalla cucina all'allenamento, passando per gli infortuni del figlio Pietro. Quando ci siamo trovati faccia a faccia nel backstage dell'Arena di Verona, pur senza esserci mai presentati prima, Morandi ci ha ripresi (sempre in maniera scherzosa) per non aver ricambiato il tu e per questo la prima domanda non poteva che vertere sul concetto di "barriera", le stesse che ha abbattuto con Facebook e con le sue collaborazioni musicali: "Le barriere sono soprattutto barriere nella testa – ha spiegato -, questo è un momento in cui bisogna essere aperti, perché il mondo si è rimpicciolito. Con tutto quello che sta succedendo, se uno mette delle barriere peggiora la situazione, non è possibile. Bisogna aprire non solo le braccia, ma proprio il cuore. Io sono attratto dal diverso, non spaventato".

La differenza di generazione col figlio Pietro

Assieme a lui, c'era anche il figlio Pietro, il più piccolo, che lo ha accompagnato in questa serata in cui l'età media era molto bassa. Il cantante e il figlio sono stati fianco a fianco per tutta la serata e così gli abbiamo chiesto quali fossero le differenze tra le loro generazioni: "Ci sono troppi anni di differenza tra me e Pietro e troppo diversa è la mia generazione dalla sua e gli anni 60, quando io avevo 15/20 anni erano molto diverso da quello che è oggi il panorama, noi uscivamo dalla guerra, dovevamo ricostruire l'Italia: c'era speranza, c'era ideale, c'era il sogno, c'era voglia di conquistarsi le cose, oggi è come se tutti questi sogni si fossero un po' spenti dentro di noi e la generazione di oggi fa molta più fatica, almeno io la vedo con meno sogni".

Il nuovo album "D’amore d’autore"

Non ha dubbi, invece, su quale sia la sua canzone dell'estate preferita e intona qualche nota di "Riccione" dei Thegiornalisti, una delle più suonate dalle radio in questi ultimi mesi. Il prossimo 17 novembre, invece sarà nei negozi il suo quarantesimo album, “D’amore d’autore” che da febbraio sarà anche seguito da un tour nei palazzetti, mentre ieri è andata in onda la prima puntata de "L'isola di Pietro" che lo vede protagonista.

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