Mondovisione Tour 2014: Ligabue tra musica e politica per l’esordio a Roma
"L'amore per il potere esclude qualsiasi altro tipo di amore" scriveva Indro Montanelli e ribadisce Ligabue, protagonista, ieri sera, dell'esordio del "Mondovisione Tour – Stadi 2014". Esordio all'Olimpico di Roma per il cantante di Correggio che ha incassato il primo – ma non unico – sold out del tour in cui il suo ultimo album è protagonista assoluto: sono 13, infatti, i pezzi che sono cantati sul palco: "Mondovisione la fa da padrone – racconta all'Ansa -: suoniamo 13 dei 14 pezzi che lo compongono. Ha un suono che abbiamo cercato parecchio e che in questo momento mi rappresenta molto. È un suono deciso, di cambiamento, una sorta di Ligabue 2.0". Ma è anche un tour politico, nel senso più ampio del termine, e le scritte che appaiono in sovrimpressione sul maxi schermo parlano chiaro; parole sul potere di personaggi importanti: "Il privilegio dei potenti è vedere le catastrofi da una terrazza" (Jean Giraudoux) che ha introdotto "Il sale della terra", ma anche "Il potere è l'afrodiasiaco supremo" (Henry Kissenger), "Più grande è il potere, più pericoloso è il suo abuso" (Edmond Burke), "Quando il potere dell'amore avrà superato l'amore per il potere, si avrà la pace" (Jimi Hendrix).
Musica intervallata da foto, vecchi filmati in bianco e nero e dalle parole del Liga che sempre prima del concerto aveva spiegato che "Non c'è un riferimento alle vicende elettorali e alla situazione attuale. Ho voluto ricordare con pochi numeri il costo della politica e il numero di chi di politica vive, 1,1 milioni di persone, e il problema della giustizia con 9 milioni di processi pendenti. Mi piaceva l'idea che la gente facesse una riflessione non solo con le parole ma anche con due dati che, aldilà di qualsiasi idea politica, hanno a che fare con la difficoltà a far funzionare questo Paese".
Una scaletta tra pezzi nuovi e storici
Lo hanno ascoltato 60 mila persone inchiodate alla musica del rocker per due ore, ascoltando, sì, tutto Mondovisione – album che ha dominato le classifiche tra la fine del 2013 e l'inizio del 2014 – ma che ha potuto ascoltare anche alcuni tra i successi storici di Ligabue come "Leggero", "Balliamo sul mondo", "L'odore del sesso", "Urlando contro il cielo", "A che ora è la fine del mondo" e "Piccola stella senza cielo", tra le altre. Non c'era "Bar Mario", quella in cui solitamente si svolgeva il classico siparietto tra il cantante e il suo manager Claudio Maioli, in arte Maio. Ma visto che "le tradizioni vanno rispettate", come sottolinea Liga, il Maio è salito sul palco dopo l'esecuzione di "Per sempre", brano contenuto nell'ultimo album e dedicato al padre, vestito da cameriere pronto a portare un caffè all'artista e ad asciugargli il sudore. C'è spazio anche per il pubblico a cui il cantante lascia cantare il medley di 3 brani formato da "Ho Perso Le Parole", "Happy Hour" e "Viva". Per il bis, invece, Ligabue ha scelto "Quella che non sei", "Certe notti" e "Con la scusa del r'n'roll".
Tutte le date del tour
Ma questo è solo l'inizio: l'appuntamento, infatti, è per stasera sempre all'Olimpico, mentre il 6 e il 7 giugno è atteso per le date milanesi allo Stadio San Siro; l’11 e il 12 giugno sarà, poi, allo Stadio Massimino di Catania, il 12 luglio allo Stadio Euganeo di Padova, il 16 luglio allo Stadio Artemio Franchi di Firenze, il 19 luglio allo Stadio Adriatico di Pescara, il 23 luglio allo Stadio Arechi di Salerno. Visto il successo delle prevendite il cantante, qualche giorno fa ha annunciato 4 nuove date che si terranno il 6 settembre allo Stadio Nereo Rocco di Trieste, il 9 settembre allo Stadio Olimpico di Torino, il 13 settembre allo Stadio Dall’Ara di Bologna, il 20 settembre all’Arena Della Vittoria di Bari.
I cantanti scelti per l'aperura
Ad aprire i concerti romani e milanesi saranno 4 cantautori: Brunori Sas, Il Cile, Daniele Ronda e Paolo Simoni che ieri sera hanno assaggiato la grandezza di un Olimpico pieno.