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Moby abbandona i social: “Meglio guardare gli alberi che uno schermo piatto”

L’artista annuncia un temporaneo addio alle piattaforme social: “La vita è troppo breve per riempire la nostra testa di altre persone che chiedono rumore”.
A cura di Andrea Parrella
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Moby decide di abbandonare i social, almeno per un po'. Il musicista e produttore discografico, diventato un'istituzione della musica negli anni Novanta, ha pubblicato alcune ore fa un messaggio in cui annuncia il temporaneo abbandono dei social network, in aperta critica con la deriva di alcune piattaforme e, più di tutto, del modo di utilizzo comune che se ne fa:

Nell'interesse della sanità mi prendo una piccola pausa dai media. Tutti i media, come a volte penso che sia strano e malsano avere troppa prospettiva determinata e dominata dai pixel inviati tramite schermi…. Amo i media che mettono in contatto le persone, e soprattutto i media che attirano l'attenzione su questioni importanti (clima, diritti degli animali), ma troppi media sembrano solo rumorosi e controversi per il bene di essere rumorosi e controversi… e la vita è troppo breve per riempire la nostra testa di altre persone che chiedono rumore. Torno presto, ma mi prendo una pausa per passare più tempo a guardare alberi, coyote e ragni che schermi piatti.

Una decisione, quella dell'artista, che pur non cambiando il verso della storia è il segnale di una certa insofferenza verso la pervasività delle piattaforme social nelle vite degli utenti e anche il segno di una tendenza, quella dell'allontanamento dalla frequentazione dei social, che sta diventando piuttosto comune e che potremmo vedere adottare da molti personaggi nei prossimi anni, soprattutto in campo artistico.

L'onnipresenza delle piattaforme e l'abbondanza di informazioni quotidiane che assorbono il tempo di vita degli utenti è oggetto di grande dibattito in questo tempo, proprio perché giunta a quello che si presume possa essere un livello massimo.

L'argomento è stato anche oggetto di alcune opere recenti. È il caso di The Social Dilemma, prodotto Netflix che nel 2020, se pure accompagnato da critiche, aprì uno squarcio improvviso sul meccanismo attraverso il quale i social network rischino di contribuire a una sorta di modifica delle nostre esistenze. Non si esclude che proprio artisti e personaggi influenti, con scelte di questo tipo, possano puntare in futuro a dare messaggi significativi nell'ottica di un cambio di direzione.

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