Michele Zarrillo in lutto, morto il fratello Maurizio
Il musicista Giampiero Artegiani ha annunciato la morte di Maurizio Zarrillo, fratello di Michele, con un lungo post su Facebook in cui ha raccontato la loro amicizia e soprattutto il percorso fatto assieme nella "maturità avanzata" dopo qualche problema. I due avevano suonato assieme nella band prog romana dei Semiramis, nata negli anni 70 e a cui, a un certo punto, partecipò anche Michele, che cantò e suonò la chitarra, appena quindicenne. Il post di commiato parte proprio da quella amicizia ritrovata dopo anni.
Caro Maurizio, lo sai… le note, gli accordi, la musica … quella musica di 45 anni fa che abbiamo rispolverato insieme, è stata solo una scusa : il pretesto per fare un po’ di strada, ancora fianco a fianco. Finalmente rilassati, lontani dagli interessi personali, dal caos di tutti i giorni, da obbiettivi da raggiungere, dal nostro tran tran quotidiano; per scrollarci di dosso lo stress , lontani da liti sterili, dalle discussioni familiari … staccando la spina, per qualche ora di meritato, puro piacere e divertimento… al di là di ogni accordo sbagliato, toppe di chitarra e stonature, posizioni sociali, premi, soldi… anzi, sorridendo di tutto questo, come se questa nuova avventura non fosse altro che un gioco sereno. Così, per caso ( ? ) ci siamo ritrovati e riscoperti dopo anni di lontananza… negli anni della “ maturità avanzata” . Finalmente sorridendo dei nostri difetti , senza farci troppe prediche, scherzando sulle nostre paure, ansie e… malattie; con fare goliardico, spavaldo e un po’ di sano “borgatarismo” mai rinnegato, anzi, rispolverato con onore, sbandierato e messo in mostra, a volte scioccamente, come una medaglia al valore.
Ritrovarsi senza lo stress del risultato, ma solo per il piacere ha dato ai due la possibilità di ritrovarsi e fare assieme quello che gli piaceva di più anche se per un tratto di strada "troppo breve"
Ci siamo fatti i complimenti senza doppi fini, senza falsità, in nome di un’amicizia che iniziò 45 anni fa, proprio grazie alla musica. Questa, per fortuna, ci ha fatto fare ancora un pezzo di strada insieme, suonando come ognuno sapeva fare… ma senza il peso di Doverlo fare; accettandoci senza riserve per quelli che siamo e per quello che la vita ci ha fatto diventare, nel bene e nel male. Purtroppo, quest’ultimo tratto di strada è stato breve… troppo breve. E per fortuna abbiamo condiviso ancora il piacere di una risata, di una battuta, di un viaggio fatto, non per arrivare in un posto, ma solo per il piacere del viaggio… facendo sempre attenzione agli Autovelox … Di tutto questo vado fiero. E ora che tu, senza preavviso, se passato in un’altra Dimensione lasciandoci tutti costernati, addolorati, affranti … noi tutti, rimasti qui a terra, ora ti immaginiamo al comando di una grande barca, che solca le onde di un mare azzurro, immenso e infinito. Prima o poi, sicuramente, ci ritroveremo per continuare insieme l’eterna navigazione senza fine… perché, COME TI AVEVO DETTO: La Fine, non esiste!
Non sono note le cause della morte e lo stesso Michele Zarrillo non ha parlato pubblicamente. Il musicista continuava a suonare con i Semiramis, infatti, che si erano riformati nel 2013 e l'ultimo concerto era stato al La Claque di Genova lo scorso 22 aprile dove presentarono l’intero album "Dedicato A Frazz" e due pezzi inediti.