Michele Canova, ex produttore di Tiziano Ferro: “Xdono l’abbiamo copiata, facemmo una marachella”
Tra i più noti produttori italiani, che hanno poi avuto un grande successo anche fuori dai confini del nostro Paese, c'è senza dubbio Michele Canova, il cui nome è stato affiancato nel tempo ad artisti noti come Tiziano Ferro, Fabri Fibra, Jovanotti e il cui modo di fare musica ha segnato inevitabilmente una generazione di musicisti. In una lunga intervista rilasciata a Rolling Stones Italia, il produttore ha raccontato vari aneddoti della sua carriera, tra cui anche uno che riguarda proprio il cantante di Latina, ora emigrato negli States.
L'incontro con Tiziano Ferro
"L’incontro con Tiziano (Ferro, ndr), che è quello che mi ha cambiato la vita dopo dieci anni di stenti senza vedere quasi una lira, fu anch’esso fortuito" è così che Michele Canova inizia a parlare del suo rapporto con una delle voci più amate della musica pop italiana, ricordando gli inizi delle rispettive carriere e la fiducia che in quegli anni gli diedero Mara Maionchi e Alberto Salerno. I due, infatti, gli proposero di studiare un modo per far venir fuori un talento come quello di Ferro:
Con Tiziano avevano già provato con un team di produzione toscano e con uno veneto senza cavarne fuori nulla. Io ero il terzo tentativo. Prima, solo buchi nell’acqua e grandi no dalle major. Il genio fu Tiziano. Lui era super appassionato dell’r&b contemporaneo di quei tempi, me lo fece conoscere, non avevo idea dell’esistenza di R. Kelly.
Oltre allo scambio musicale che tra i due c'è sempre stato, secondo il produttore molto hanno influito le similitudini caratteriali, di vita: "Con Tiziano, sai, è stata subito questione di prendersi ad istinto: io ero uno sfigato, lui era uno sfigato, ci siamo messi insieme, e insieme abbiamo scalato la musica italiana contro ogni pronostico e anche un po’ contro tutte le persone che fino a qual momento non ci avevano considerato".
Xdono copiata da R. Kelly
Il connubio, quindi, funzionò e infatti il primo brano che produssero insieme, Xdono, scalò le classifiche e arrivò a toccare migliaia di copie vendute anche fuori dall'Italia, come in Francia e in Germania. Ma come è nato il successo di un brano così popolare? Da una copia. Lo racconta candidamente Canova, che spiega cosa è accaduto in sala di registrazione:
Tiziano era un bel ragazzo, cantava bene; io avevo capito come copiare il suono che da sempre piaceva a lui, un certo tipo di r&b. E il gioco funzionò. Xdono, non è più un mistero per nessuno, era proprio presa di peso da un pezzo di R. Kelly. Io e Tiziano ci siamo guardati, me lo ricordo ancora oggi, mentre eravamo in studio: «Facciamo la marachella? Sì, dai: facciamola». E così semplicemente risuonai il pezzo: perché se lo risuoni al massimo possono dirti che hai copiato, ma giuridicamente non possono farti un ca**o.