Michael Jackson voleva far parlare la sua scimmia Bubbles
Chi non si ricorda dello scimpanzé Bubbles? Il primate che per diversi anni fece compagnia a Michael Jackson nel suo ranch di Neverland. Il Re del Pop lo aveva recuperato da un clinica per animali negli anni Ottanta. Bubbles e MJ divennero praticamente inseparabili tanto che Jacko fece costruire un lettino nella sua stanza dal letto per farlo dormire al suo fianco. Tuttavia, dovette separarsene nel 2003, quando la scimmia rischiò di attaccare Blanket, terzogenito di Michael.
Ora sarebbero emersi nuovi particolari sul particolare rapporto che legava Michael e Bubbles. Perez Hilton ha infatti rivelato che Jackson spese migliaia di dollari nel tentativo di far parlare la scimmia, recandosi da diversi specialisti in Otorinolaringoiatria per far esaminare le corde vocali dell'animale.
Secondo il "celebrity blogger" la sorella LaToya, che recentemente è tornata a parlare della morte del fratello, avrebbe detto:
"Avrebbero voluto comunicare. Una mattina Michael mi chiamò dicendo ‘Devi vedere questo – lui imita tutto quello che faccio'. Così Michael iniziò a spazzolarsi i denti e Bubbles prese uno spazzolino da denti e inizia anche lui a lavarsi i denti. E poi ha voluto dargli delle corde vocali e ha chiesto ai medici: ‘Vorrei farlo operare in modo che possa conoscere quali sono i suoi pensieri‘ ".
Anche se i medici avvertirono il cantante che l'operazione sarebbe potuta essere pericolosa, Michael discusse del tentativo con gli esperti per oltre quattro anni.
"Modificare le corde vocali di un animale non avrebbe portato a nessun risultato" ha detto il veterinario, Emma Milne. "Gli scimpanzé comunicano soprattutto utilizzando le espressioni facciali. E l'operazione probabilmente lo avrebbe ucciso."
Bubbles, che ora ha 27 anni, vive nella casa di riposo per scimmie The Great Ape Sanctuary in Florida.
Biagio Chiariello