Michael Jackson: una misteriosa crema spunta nel processo sulla sua morte
Una misteriosa crema che Michael Jackson stava usando al momento della sua morte nel giugno del 2009 è entrata nel fascicolo dell'udienza preliminare, che si è tenuta ieri a Los Angeles, per il processo nel quale Conrad Murray è accusato di omicidio colposo, e in riferimento al quale si parla dell'avanzamento della richiesta di suicidio di Michael Jackson da parte dei legali del medico.
L'assistente personale di MJ, Michael Amir Williams, ha preso la parola in tribunale, ricordando che cosa è successo tra lui e il dottor Murray dopo che Jackson è andato in arresto cardiaco dopo una overdose di anestetico Propofol, per poi morire. L'uomo ha detto che il medico lo chiamò, dicendogli di recarsi a casa del suo noto paziente che aveva avuto "una reazione negativa".
Williams ha poi accompagnato Murray in ospedale, dove Jackson è stato dichiarato morto. L'assistente ha poi ricordato di essere stato lui ad informare i tre figli di Michael che il loro papà era morto, ma soprattutto ha rivelato che il medico gli fece una strana richiesta. "Egli disse." asserisce l'uomo "Fratello Michael [rivolgendosi all'assistente] Mr. Jackson ha qualche crema in casa di cui voleva che il mondo non venisse a conoscenza" E' stata una domanda strana quella di chiedermi di andare a casa per prendere la crema.
Tuttavia Williams si rifiutò di farlo. All'assistente personale è stato anche chiesto quanto spesso ha visitato la camera dove Jackson è morto, e se le sue impronte digitali possono essere rinvenute a su flaconi, sacchetti per via endovenosa o siringhe. Ma Williams ha risposto: "Io non so come questo è possibile, non ho mai toccato niente di tutto ciò."