Michael Jackson sepolto con 3 mesi di ritardo per l’avidità della famiglia
La morte di Michael Jackson si presenta ancora piena di punti oscuri, così come i suoi ultimi giorni di vita. Michael era depresso, una conferma che arriva dall'entourage del Re del pop che sapeva tutto. Emergono altri particolari in seguito alla scomparsa di MJ dalle rivelazioni del libro di Randall Sullivan Untouchable: The Strange Life and Tragic Death of Michael Jackson. Secondo quanto riferisce l'autore subito dopo la morte del cantante ci sarebbe stata una vera e propria guerra in famiglia, discussioni che ruotavano attorno al patrimonio di Jacko e la sua eredità. Secondo il racconto di Sullivan la protagonista della diatriba sarebbe stata Janet Jackson che avrebbe depositato 40.000 dollari per riservare un posto al Forest Lawn Memorial-Parks in California, ma che non avrebbe acconsentito ad autorizzare il funerale fin quando non avrebbe ottenuto il rimborso del denaro.
Per questo motivo la sepoltura di Michael Jackson sarebbe stata rimandata di ben tre mesi, fin quando Janet non fosse certa di riavere la somma di denaro. Inoltre, secondo quanto riferisce la biografia, anche LaToya Jackson e il suo fidanzato Jeffre Phillips avrebbero raggiunto casa di Michael appena avuta la notizia della morte, e avrebbero chiesto alla tata dei figli di Michael, Grace Rwaramba se sapesse dove Michael nascondesse i suoi soldi. Dopo che la governante ha fatto sapere che li teneva in dei sacchetti di plastica sotto ai tappeti, LaToya e il fidanzato sarebbero stati visti portare nel garage un carico dei suddetti sacchetti di plastica. Il libro rivela altri particolari sul ruolo della madre, Katherine Jackson e sulla sua scomparsa momentanea di qualche mese fa, oltre che il controverso capitolo dell'affidamento dei figli Paris, Blanket e Prince.