Michael Jackson: immagini di bambini, siringhe e medicinali nella stanza dove morì
Continua la battaglia tra Radar Online e la famiglia di Michael Jackson dopo l'esclusiva di qualche settimana fa in cui la rivista americana parlava di documenti che dimostrerebbero almeno il rapporto ambiguo tra la star e alcuni minori. Accuse, quelle di pedopornografia, che ha visto la popstar combattere in vita e continua a vederlo protagonista anche dopo la morte, nonostante un Tribunale lo abbia scagionato da tutti i capi di imputazione. Completamente assolto, dunque, ma con un peso con cui ha dovuto convivere tutta la vita e con cui si ritrovano a confrontarsi anche i suoi eredi che continuano a impugnare un'assoluzione senza macchia per ribadire come l'autore di "Thriller" non abbia nulla a che fare con quelle accuse.
Dopo aver pubblicato, a ridosso dell'anniversario della sua morte, una serie di documenti di cui era entrata in possesso grazie all'ufficio dello Sceriffo di Santa Barbara, in cui si mostravano video, foto e documenti – definite dagli eredi "spazzatura" – che continuavano a mettere il cantante sotto accusa, oggi Radar torna sull'argomento con altro materiale esclusivo, video e foto soprattutto che mostrano ancora una volta il cantante attorniato da bambini; immagini tratte dal documentario "83 Minutes: The Doctor, The Damage, And The Shocking Death Of Michael Jackson" di Matt Richards e Mark Langthorne dove si ripercorrono gli ultimi istanti di vita del cantante:
Sebbene si stesse preparando per una performance multimilionaria – continua Radar -, Michael Jackson visse le ultime ore nello squallore.
E così la rivista ha pubblicato immagini esclusive che mostrano gli ambienti interni del Neverland Ranch, residenza del cantante, morto sette anni fa a causa di un'overdose da tranquillante, l'ormai famigerato Propofol: sui mobili della camera da letto ci sono piatti con volti di bambini su sfondo bianco, bambole di porcellana dai capelli biondi sul letto, medicine di vario genere a cui avrebbero avuto accesso anche i bambini, stando sempre a quanto riportato dal giornale, e maglie sporche di sangue, tra le altre cose (la gallery completa su Radar). Una stanza che, stando alle autorità, non aveva affatto un buon odore e che si presentava come una stanza d'ospedale, vista anche la presenza di bombole d'ossigeno oltre a siringhe e fiale.
Tutto materiale che continuerà a far discutere quanti pensano che siano state troppe le prove non prese in considerazione dalla Giuria – e di cui proprio Radar fa un elenco – e chi, invece, vuole che si rispetti la sentenza e la vita di un artista che può essere ancora considerato il più grande artista pop della storia della musica.