Michael Jackson: il suo medico collaborerà con la giustizia
Grande svolta all'interno del caso sul re del pop: dopo essersi dichiarato più volte innocente ed estraneo ai fatti, ecco che ora il Dr Murray, il cardiologo che aveva in cura Michael Jackson e che si trovava con lui al momento della morte del cantante ha deciso di collaborare con la giustizia e dichiararsi colpevole se ritenuto tale dall'accusa.
Stando a Miranda Sevcik, portavoce del Dr Murray, il medico avrebbe lasciato la propria abitazione di Houston in questi giorni per recarsi a Los Angeles e questo avrebbe dato il via a varie speculazioni che vedrebbero vicina per il medico l'accusa di omicidio colposo di cui già da tempo si parla.
La portavoce avrebbe dichiarato:" Stiamo cercando di cooperare nel modo migliore possibile, ma non abbiamo la minima idea di quanto succederà. Non siamo stati contattati, nè abbiamo ricevuto alcuna richiesta da parte delle autorità. Ma con tutte le voci che circolano in questo periodo, Ed (Edward Chernoff, avvocato di Murray) ha ritenuto fosse meglio per il Dr Murray trovarsi a Los Angeles in questo momento".
Qualora l'accusa ven
isse confermata, quindi, il medico di Michael Jackson verrebbe ritenuto colpevole di gravi negligenze nell'esercizio della professione medica, escludendo la volontà e la premeditazione dell'omicidio nei confronti del re del pop.
Stando ai risultati dell'autopsia, Michael Jackson sarebbe deceduto in seguito alla somministrazione di una dose massiccia di Propofol, un potente tranquillante.
La Sevcik spera comunque di poter far rilasciare il proprio cliente su cauzione e farlo tornare a Houston per continuare ad esercere la professione medica.