“Michael Jackson giocava alla ‘roulette russa’ con le droghe”, dice un testimone dell’AEG
Quella di Michael Jackson era una "roulette russa" con le droghe. Nuovo capitolo nel processo che vede scontrarsi la famiglia di Jacko e la sua ex etichetta la AEG. Un processo sempre più lungo, che ogni giorno rivela piccoli particolari, veri o presunti, riguardante uno dei cantanti più amati della storia. La dichiarazione è stata resa ieri dall'avvocato Marvin Putnam (nella foto) che testimonia, ovviamente a favore dell'etichetta, e viene dopo le accuse di essere un drogato.
"L'AEG non avrebbe mai acconsentito a finanziare il tour se avesse saputo che il sig. Jackson stava giocando alla roulette russa nel suo letto ogni notte" ha dichiarato, cercando di scagionare l'AEG dalle responsabilità che la famiglia del cantante gli imputa. Un tour che valeva milioni e che il cantante stava preparando proprio quando è morto a causa di un'overdose dell'anestetico propofol.
Proprio sul ruolo del medico che gliel'avrebbe prescritto, ovvero il dr Murray, si gioca gran parte del processo, visto che non è stato ancora chiarito chi l'avesse assunto. Proprio ieri, sempre Putnam ha dichiarato che la AEG non sapeva che al cantante fosse stato prescritto del propofol (l'avrebbe saputo solo dopo la sua morte) e, anzi, che la scelta del dottore che avrebbe dovuto tenerlo in cura fosse proprio del cantante: "Non chiese un parere all'AEG, disse solo ‘Ci stiamo rivolgendo a questo dottore'". Jackson e Murray si erano conosciuti a Las Vegas qualche anno prima ed erano diventati amici oltre che medico e paziente. Anzi Putnam dice che più volte l'etichetta gli aveva suggerito di rivolgersi ad altri medici ma "Erano i suoi soldi" e insomma ne faceva ciò che voleva.
Putnam se la prende anche con la madre del cantante e rivolto alla giuria ha spiegato che nonostante la madre abbia più volte dichiarato di voler sapere la verità riguardo la morte del figlio, chiuda occhi e orecchie quando escono cose brutte su di lui: "Ha fatto delle scelte sbagliate che sono sfociate in un'orribile tragedia. Non potete prendervela con altri per le sue scelte sbagliate".