Mauro Repetto: “Come Mai nasceva come un pezzo per Massimo Ranieri a Sanremo”
Pochi gruppi in Italia sono simbolo di un paio di generazioni come lo sono oggi gli 883. Il gruppo, fondato da Max Pezzali e Mauro Repetto, ha segnato due decenni di musica italiani con una serie di successi che sono già parte indiscutibile della storia e sono destinati a rimanere tali negli anni a venire. Da Hanno ucciso l'uomo ragno a Gli anni, fino a quella Come Mai che è senza dubbio la più grande e not hit del gruppo. E che inizialmente ha rischiato di essere cantata da qualcun altro.
Lo ha raccontato proprio Mauro Repetto, spalla di Max Pezzali negli anni d'oro, che poi ha deciso di distaccarsi dal mondo della musica per fare tutt'altro (ha cercato fortuna a Hollywood ed ha anche lavorato a Disneyland) fino a tornare di recente al fianco del suo sodale per celebrare i 30 anni di Nord Sud Ovest Est e per promuovere la sua prima autobiografia dal titolo “Non ho ucciso l’Uomo Ragno: Gli 883 e la ricerca della felicità”, edita da Mondadori, in cui ripercorre la sua scelta di abbandonare il duo per tentare di sfondare ad Hollywood dando anche alcuni aneddoti che riguardano un mito della musica partenopea come Massimo Ranieri.
In un'intervista rilasciata a a Linus e Nicola Savino a “Deejay chiama Italia“, Repetto ha infatti raccontato la genesi del progetto Come mai e la destinazione iniziale di una delle canzoni più celebri e cantate degli ultimi decenni: “Ci dissero di fare qualcosa per Massimo Ranieri per il ‘Festival di Sanremo’. Noi che veniamo dal rap, e non siamo fortissimi a festivaloni di Sanremo cerchiamo un po’ di ispirazione con delle cose da campionare e abbiamo una forte ispirazione da ‘Never Say Goodbye’ di Bon Jovi, che per noi era un pezzo di Sanremo anche se in inglese". Di fatto Come Mai "Nasce dalla voglia di dare il pezzo a Massimo Ranieri per Sanremo". Chissà che la cosa non rappresenti l'occasione di un duetto: