Matteo Romano tra TikTok e “Concedimi”: “I social isolano, bisogna saper pesare la realtà”
Matteo Romano è un ragazzo appena maggiorenne, in grado però di riconoscere il proprio talento musicale. Non solo, da cinque anni studia canto e suona il pianoforte. Il modo in cui è riuscito a veicolare la propria figura sui social, soprattutto su TikTok, lo hanno reso uno dei primi artisti in Italia, a uscire dalla cornice di TikTok avendo esperienza musicale. Romano riconosce quanto è lunga e dura la strada in salita nel mondo della musica, ma la sua "Concedimi", singolo d'esordio, sembra non accettare le regole di costruzione di un personaggio. Il cantante si allontana dalle sonorità black degli ultimi anni, riavvicinandosi al cantautorato italiano, una parte del suo ascolto da piccolo, con il padre direzionato su De Andrè, mentre la mamma lo avviava ai Red Hot Chili Peppers. Il singolo "Concedimi", presentato dal cantante con una piccola anticipazione sui suoi canali social, ha riscosso un notevole successo sul web ancora prima dell’uscita, generando quasi 300mila follower e 3.4 milioni di like su TikTok, oltre 41mila follower su Instagram e 1.7 milioni di visualizzazioni su YouTube per il videoclip non ufficiale. Inoltre, l’hashtag #unultimoballo ha generato più di 2 milioni di views su TikTok. Non sempre tutto rose e fiori, soprattutto sui social, ma "Concedimi" aveva bisogno di una chiave, e Romano sembra averla trovata. Gli abbiamo chiesto da dove è partita la ricerca.
Qual è il tuo primo ricordo legato alla musica e come nasce l'idea della produzione di un brano?
La musica ha sempre fatto parte della mia vita. Se mi chiedi proprio le prime cose che ricordo sono i lunghi viaggi in macchina con i miei genitori quando andavamo in vacanza. Da una parte avevo mia madre che mi faceva ascoltare Red Hot Chili Peppers, mentre mio padre era un po' più tradizionalista. Con lui ascoltavo De Andrè, ma penso che proprio quello sia il punto di partenza della mia musica. Una passione che ho sin da piccolo.
Invece, qual è stato il viaggio per arrivare al singolo "Concedimi"?
Ho iniziato a studiare canto cinque anni fa, con i miei genitori che mi vedevano cantare tutto il giorno. Dopo tre anni, ho cominciato a studiare piano per accompagnarlo con la voce. Quando ho cominciato a suonarlo meglio, ho incominciato anche a scrivere qualcosa, per adattarlo magari alla melodia. Facevo qualche accordo e cercavo di trovare la chiave per arrivare a quello che è adesso "Concedimi". Il singolo l'ho scritto durante il lockdown con il mio amico Stefano Giuliano, in un periodo in cui ci sentivamo legati dalla solitudine.
Di cosa hai avuto paura nel pubblicarlo?
Ho avuto paura che all'inizio non piacesse, perché dopo il successo enorme su TikTok dei 15 secondi di canzone solo piano e voce, pensavo non venisse accettata la formula riarrangiata. Non mi aspettavo questo successo, questi numeri.
Ciò che i social danno (visibilità, fama), possono anche togliere. Qual è la tua più grande paura sui social?
Se tutti i social possono essere una piattaforma di lancio, come lo è stato per me, è comunque un posto duro da affrontare. Se vieni preso da un certo target, o vieni messo in un certo gruppo di persone, sicuramente i commenti non sono più positivi. I social sono un luogo che ti isolano e devi saper pesare cosa pubblichi e come pubblichi le cose.
Questo è un esperimento o è solo la prima parte di un viaggio?
Il mio sogno è quello di poter diventare un cantante. "Concedimi" non è un esperimento, perché anche se è la prima pubblicazione, non è la prima canzone che scrivo. Dal punto di vista personale, vorrei continuare sul filone del cantautorato. Diciamo che a me piace questo genere ed è quello che vorrei fare.