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Massimo Ranieri: “Il Natale non lo festeggiavamo, era roba da ricchi, noi non avevamo niente”

Massimo Ranieri non ha mai festeggiato il natale quando era piccolo. In un’intervista a Tv Sorrisi e canzoni, il cantante napoletano ha raccontato com’è stato passare l’infanzia e la giovinezza in una famiglia povera senza la possibilità di acquistare i regali o comprare il panettone: “Era una roba da ricchi e noi non avevamo niente”.
A cura di Redazione Music
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Massimo Ranieri (LaPresse)
Massimo Ranieri (LaPresse)

Il Natale è la festa della famiglia, ed è in famiglia appunto che si festeggia. Lo dice anche un vecchio detto, no? Però non sempre passare le feste con i propri cari va di pari passo con l'opulenza e talvolta i regali sono un lusso che non tutti possono concedersi. Lo spiega, per esempio, Massimo Ranieri in un'intervista a Tv Sorrisi e canzoni, a cui racconta com'è stato passare l'infanzia e la giovinezza in una famiglia povera. Come è noto Massimo Ranieri, al secolo Giovanni Calone, è originario del Pallonetto, ovvero della zona popolare di Napoli alle spalle di Santa Lucia, a ridosso del lungomare della città partenopea, e proviene da una famiglia povera che non poteva permettersi quello che per molti, oggi, sono standard minimi.

Massimo Ranieri e il Natale

"Nella mia vita non ricordo i festeggiamenti per il Natale: era una roba da ricchi e noi non avevamo niente. Come l’albero, chi l’ha mai avuto?, costava troppo" spiega il cantante, che in questo momento è in tour con il suo spettacolo "Sogno o son desto" che dopo essere tornato a Napoli sarà all'Auditorium della conciliazione di Roma il prossimo 31 dicembre, prima di ripartire, a inizio anno, per Lecce e Bari.

Il regalo alla madre

Quello che ricorda Ranieri, però, è l'unione che esisteva indipendentemente dalla mancanza di soldi, che li costringeva spesso a soffrire il freddo, a causa dei riscaldamenti che non c'erano: "Cantavamo ‘Tu scendi dalle stelle” tutti insieme, ma il panettone non potevamo permettercelo”. E i regali tra di loro? Neanche a parlarne: "I regali non entravano proprio nella nostra vita. La povertà è anche questo. Il regalo era quando ci facevano il prestito". Ricorda, però, che a 8 anni fece una sorpresa alla madre regalandole un fiore: " Era una sterlizia, il fiore che preferiva. Ero rientrato tardi dal lavoro come al solito, sono andato da lei che dormiva, l’ho svegliata e le ho detto: ‘Mammà questo è per te'". Quest'anno, però, lo passerà in famiglia: "Una specie di rivalsa sulla povertà".

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