Mark Ronson con Wonder e Mars per ‘Uptown Special’: “Bruno è come Michael Jackson”
Con "Uptown Special" Mark Ronson voleva "lasciare un segno indelebile" e probabilmente ci è riuscito, soprattutto grazie al singolo di lancio "Uptown Funk" cantato assieme a Bruno Mars, il cui video ha raggiunto i 350 milioni di visualizzazioni raggiungendo la certificazione di platino in Italia. Ma Ronson non è proprio l'ultimo arrivato: arrivato ormai al suo quarto album, Ronson è lo storico produttore di artisti come Robbie Williams, Amy Winehouse, Adele e Lily Allen, per citarne alcuni, ma col tempo comincia a sentirsi imbarazzato dal fatto che i suoi album solisti comincino a riscuotere più successo di quelli che fa per altri: "Di solito dopo un paio di anni ho abbastanza idee per dire proviamo a fare quest'album perché ci sono delle canzoni che non sarei in grado di fare nei dischi di qualcun altro. Diventa strano nel momento in cui alcuni album miei diventano più famosi di quelli che ho prodotto per altri, ma amo produrre per altri e credo che quello sia ancora il mio primo lavoro".
Un album che può vantare, oltre a quella di Bruno Mars, altre collaborazioni importanti: c'è Steve Wonder, ad esempio, che suona l'armonica, ma anche Kevin Parker dei Tame Impala, il Grammy Jeff Bhasker che ha co-prodotto l'album e ai testi Michael Chabon, uno degli scrittori americani di questi ultimi anni più apprezzati, grazie a lavori come "Le fantastiche avventure di Kavalier & Clay" e "Il sindacato dei poliziotti yiddish", vincitore, tra l'altro di un Pulitzer. "All'inizio delle registrazioni non avrei mai pensato che Steve Wonder potesse suonare l'armonica in uno dei pezzi – ha detto durante la presentazione italiana dell'album -, non avrei nemmeno osato chiederglielo, ma avevo scritto una melodia e divenni ossessionato dall'idea di fargliela suonare, così mi sono detto ‘Ok, mandiamola al suo manager e vediamo che succede" ed è successo che il cantante ha accettato, aumentando la fila illustre delle collaborazioni.
L'album inizialmente avrebbe dovuto essere una sorta di concept: era quella l'idea di Ronson prima di trovarsi di fronte al singolo che ha fatto il botto: "All'inizio avevo voglia di fare un disco attorno a un'unica storia, poi scrivemmo "Uptown Funk" e dicemmo ‘Oh, cavolo, e che facciamo adesso? Scriviamo questa storia unica partendo dai protagonisti del pezzo che vanno in un night club? Così abbiamo capito che le canzoni sarebbero state più interessanti se prese singolarmente". Ronson ha una parola buona pure per Bruno Mars: "Credo che ci sia qualcosa in Bruno, nel suo modo di cantare che è qualcosa di subliminale che colpisce anche i bambini. È divertente che i bambini di 4 anni conoscano ‘Uptown Funk'. Mi sembra che Bruno abbia lo stesso talento di Michael Jackson". E così il musicista e produttore si è ritrovato tra le mani un piccolo gioiello che spazia dal pop all'R&B, al soul e al funk scelti "perché sono convinto siano i generi in cui sono più bravo. Volevo lasciare un segno indelebile con questo disco".
Riprese e montaggio: Simone Giancristofaro