Marilyn Manson caccia Twiggy Ramirez dalla band dopo le accuse di violenza della Addams
Marilyn Manson ha annunciato che lo storico bassista Twiggy Ramirez (nome d'arte di Jeordie White) non farà più parte della band a causa delle accuse di violenza che gli ha rivolto Jessicka Addams, la cantante dei Jack Off Jill. Manson ha annunciato la decisione con alcuni post sui suoi canali social: su Twitter, infatti, ha scritto di aver deciso "di dividere le strade da Jeordie White come membro dei Marilyn Manson. Sarà sostituito per quanto riguarda quello che resta del tour, gli auguro ogni bene", prima di aggiungere, su Instagram, che "questo è un giorno triste".
Le accuse di Jessicka Addams
Una decisione scaturita a seguito di un post molto lungo della cantante, che accusava White di averla violentata durante una relazione che hanno avuto una ventina di anni fa. Sulla scia di quanto successo con Weinstein, il produttore americano accusato da tante attrici e donne del mondo dello spettacolo – compresa Asia Argento – di molestie continue, altri casi di abusi stanno emergendo in America e non solo. La cantante aveva avuto una relazione complicata con Ramirez quando aveva meno di 20 anni, con il comportamento dell'uomo che si fece di anno in anno più violento, stando a quanto si legge nel post in cui racconta un'escalation dovuto anche alla fama che la cantante stava cominciando a ottenere: body shaming, identità rubata, ma anche violenza fisica, fino a uno stupro vero e proprio: "Ho vissuto con una vergogna crescente e il senso di colpa per essere stata violentata 20 anni fa. Come molti tra coloro che sono sopravvissuti, ho inconsapevolmente nascosto una relazione fatta di abusi nel peggior modo possibile, ovvero nascondendola dietro un amore divertente, a una facciata artisticamente creativa che mi sforzavo di mostrare all'esterno, scrive la donna nel suo post, spiegando per punto e per segno in che modo l'ex compagno abusava di lei, circostanziando episodi e raccontando le difficoltà psicologiche di affrontare la cosa.
Il racconto delle pressioni ambientali
"Nel 1997 fui avvisata dall'etichetta della band che se avessi rivelato pubblicamente la mia storia, sarebbe stato molto probabile che saremmo stati cancellati dall'orizzonte di promoter, radio, altre band e rispettivi management. Fummo anche avvisati del rischio di perdere il nostro ambito contratto (che ci fecero loro!) dal momento che erano certi che nessuno in un mondo dominato da una cultura maschilista avrebbe preso seriamente l'accusa di una vittima di violenza" e che probabilmente "la macchina dietro i Marilyn Manson avrebbe usato il proprio potere per distruggere non solo la band ma anche il mio nome. La pressione e il rischio delle inevitabili ripercussioni che la mia storia avrebbe avuto sul proseguio, la felicità e il successo della band mi ha fatto stare zitta per anni" scrive la Addams che negli anni passati aveva comunque accennato a questa storia sia in un'intervista che su Facebook. Forse anche a causa di quest'ultima frase, la scelta di Manson di cacciare il musicista dalla band è stata apprezzata dalla donna che ha voluto ringraziare pubblicamente il cantante per la sua scelta, rispondendo piccata anche a un fan che le chiedeva il perché di questo ringraziamento: "Grazie – ha scritto la cantante condividendo lo status dei MM -, sono veramente senza parole".
La risposta di Ramirez
Intanto Twiggy Ramirez che nelle ore passate era stato in silenzio, non rispondendo neanche ai giornali che gli chiedevano una dichiarazione, ha finalmente parlato e lo ha fatto con un comunicato che recita così: "Solo in questi ultimi tempi ho preso coscienza di queste accuse di oltre 20 anni fa. Non giustifico in alcun modo sesso fatto in maniera non consensuale. Mi prenderò un po' di tempo da passare con la mia famiglia, focalizzandomi sul mantenere questi anni di sobrietà. Se ho causato del dolore a qualcuno me ne scuso, mi dispiace veramente".