Maria Stella Allevi, sorella di Giovanni, aveva affrontato un “delicato percorso clinico”
Nonostante quello che è emerso nelle prime ore, la sorella del compositore e pianista Giovanni Allevi, Maria Stella Allevi, morta la scorsa notte, non abitava da sola. Lo specificano i familiari all'Ansa, spiegando che la donna viveva col marito che nei giorni precedenti era risultato positivo al Covid: "Non abitava da sola, ma era andata ad Ascoli da poche ore lasciando in un'altra casa a Roseto degli Abruzzi il marito Ercole Di Felice, risultato positivo al Covid" come hanno detto all'agenzia i familiari della donna che è morta suicida la scorsa notte. La donna, che era un'insegnante di diritto ad Ascoli Piceno e pianista, e che secondo gli inquirenti si sarebbe tolta la vita, aveva in programma una visita specialistica a Milano.
Il marito appartiene all'Arma dei Carabinieri e sempre la nota dell'agenzia di stampa spiega che l'uomo le è stato "sempre molto vicino, in particolare in questo ultimo anno in cui ha dovuto affrontare un delicato percorso clinico". E proprio per questo percorso clinico la donna aveva in programma una visita specialistica a Milano dove avrebbe dovuto essere accompagnata da un altro dei fratelli Allevi. È stato proprio quest'ultimo, come risultato dalle prime notizie seguite alla morte della donna, che avrebbe chiamato la Polizia dando l'allarme: l'uomo, infatti, non riusciva a mettersi in contatto con la sorella e dopo averla raggiunta in casa ha dato l'allarme.
La morte di Maria Stella Allevi arriva poche settimane dopo che Giovanni ha reso nota la diagnosi di un mieloma che lo ha costretto a cancellare tutti gli impegni dei prossimi mesi e per cui ha cominciato già il percorso di cura. Il compositore – che nei mesi scorsi aveva più volte parlato dei dolori che continuavano ad affliggerlo – aveva scritto sui social annunciando la diagnosi e spiegando ai fan che aveva bisogno di tempo e continuando a scrivere per aggiornare sulle sue condizioni. In un'intervista pubblicata pochi mesi fa da Sky Tg24 Allevi citava proprio la sorella, pianista come lui: "A casa si ascoltava soltanto musica sinfonica e musica lirica e poi c'era mia sorella più grande che suonava il pianoforte. Intorno ai 5/6 anni mi sono accorto che c'era il pianoforte chiuso a chiave, non volevano che io lo toccassi, solo mia sorella lo poteva suonare e appena finiva di studiarlo veniva chiuso a chiave" aveva spiegato Allevi.