Maria De Filippi: “Irama ruppe l’accordo con Warner per Amici, ma non pagò la penale”
La conferenza stampa di Maria De Filippi per la presentazione del serale di Amici è un bello spaccato di quello che avviene oggi in un pezzo della discografia italiana. IL programma di Mediaset, infatti, è da anni leader per quanto riguarda i talent italiani, e a un certo punto pareva essersi sostituito pian piano ai comparti di scouting delle etichette discografiche (che da qualche anno, con la ripresa economica, sono tornati a fare attenzione a quello che succede). L'impatto dei talent, comunque, in questi ultimi anni è stato alterno ma comunque importante: da Emma Marrone ad Alessandra Amoroso, passando per The Kolors, Irama, Riki e gli ultimi usciti Giordana Angi e Alberto Urso, Amici ha regalato qualche centinaia di migliaia di album venduti al comparto, diventando un passaggio importante per chi volesse muovere passi importanti nel mondo musicale contemporaneo: "Questa è una occasione affinché possano vivere del loro lavoro, non tutti possono permettersi di passare 7 mesi con dei professionisti, spero che i ragazzi questo lo capiscano. Una volta i cantanti venivano qui senza avere un progetto, senza avere nessuno dietro. Adesso col web e col computer usano Amici come veicolo per far sentire i loro pezzi" ha spiegato la conduttrice che è in sella fin dal primo istante.
Perché Amici è il talent di maggiore successo
Una delle cose che Maria De Filippi ripete è l'indipendenza che la trasmissione dà ai ragazzi, permettendogli di portare i propri collaboratori. Ovviamente c'è una supervisione del programma, ma i singoli artisti possono portarsi autori e producer: "Amici è l'unico talent non abbinato alla casa discografica, ed è una grande fortuna (non perché io ce l'abbia con le case discografiche). Ogni ragazzo è libero di scegliersi il produttore, senza che una casa discografica gli imponga i pezzi" ha continuato, sottolineando proprio questo aspetto e ribadendo quanto questo aspetto sia cambiato in questi ultimi anni: "I singoli produttori li portano i ragazzi ad Amici, non le case discografiche (…). Gli allievi di oggi sono più consapevoli e meno tonti di 20 anni. Hanno chiaro che la casa discografica non è un punto di arrivo; non c'è un ragazzo che non chieda un manager o un produttore al momento del contratto".
Irama e i rapporti tra Amici e le etichette
E un esempio del peso enorme raggiunto dalla trasmissione lo dà la stessa De Filippi quando parla di quello avvenuto con Irama e Warner: "Irama quando è venuto qui come allievo aveva un accordo con la Warner, chiesi alla casa discografica di rompere l'accordo. Gli chiesero una penale di 100 mila euro. Ho un rapporto di stima con Alboni (Marco Alboni, presidente di Warner Music Italy, ndr), chiedendo di lasciar andare il ragazzo. Alboni ha rotto il contratto, chiedendo però l'opportunità di potergli parlare prima della fine del programma. Poi si sono chiariti ed è rientrato nell'etichetta. Non è stato l'unico caso, quest'anno stessa cosa con Nyv e la Sugar con cui aveva fatto Sanremo Giovani". E ovviamente già adesso stanno arrivando richieste delle major per alcuni dei ragazzi, sfruttando la loro enorme visibilità televisiva (anche questo, ormai, parte del meccanismo).