Marco Carta parla dopo l’assoluzione per le tshirt rubate: “È stato solo un brutto sogno”
Assolto oggi dall’accusa di furto aggravato, per il caso delle sei magliette dal valore di 1.200 euro rubate lo scorso 31 maggio alla Rinascente di Milano, Marco Carta è stato raggiunto al telefono dal suo avvocato e ha pianto. Dopo ha scelto Facebook per comunicare ai fan la gioia nel vedere questo brutto sogno svanire nel nulla e aprire il varco per nuovi progetti nel mondo della musica.
Non ho mai smesso di credere. È come se oggi mi svegliassi da un brutto sogno. Perché è questo che rimane, solo un brutto ricordo in via d’estinzione. Ringrazio tutte le persone che non hanno mai creduto neanche per un secondo alle cattiverie dette gratuitamente. Grazie alla mia famiglia ai miei amici, quelli veri. Grazie Sirio, amore mio. Adesso posso riprendere ancora più forte la mia musica e le mie giornate, ora posso tornare a sorridere. Grazie al mio World Paper. Grazie dal profondo del mio cuore ai miei avv. Simone Giordano Ciró é Massimiliano Annetta.
Il cantante nel maggio del 2019 era finito improvvisamente su tutti i giornali dopo essere stato fermato in compagnia di un’amica, nella cui borsa erano state trovate delle tshirt non pagate e senza i dispositivi antitaccheggio. Lo hanno salvato le telecamere di sorveglianza del negozio, che hanno ripreso quanto avvenuto e sono riuscite a scagionarlo. I ringraziamenti del suo post commosso vanno anche al fidanzato Sirio Campedelli, con il quale era volato a Mykonos a giugno, scatenando di nuovo un mare di polemiche. Ci fu, infatti, chi disse che quella fuga romantica non era stata altro che una fuga da quanto accaduto e l'ex talento di Amici dovette difendersi in tv, spiegando che era un viaggio programmato da tempo e che mai si sarebbe sognato di scomparire, professandosi completamente innocente.