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Mara Sattei a Fanpage.it: “Per il mondo femminile nel cantautorato è un periodo bellissimo”

Prima Amici, poi l’estero e il ritorno con le Registrazioni assieme al fratello, quel tha Supreme che in pochi anni è diventato il producer più apprezzato del rap italiano. Mara Sattei ha studiato per essere una delle protagoniste del pop dei prossimi anni, esordendo con un nuovo progetto lanciato dal singolo “Scusa”.
A cura di Francesco Raiola
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Prima esperienza ad Amici, poi quella all'estero e il ritorno con le Registrazioni assieme al fratello, quel tha Supreme che in pochi anni è diventato il producer più apprezzato del rap italiano. Mara Sattei ha studiato per essere una delle protagoniste del pop dei prossimi anni e ha già inanellato milioni di stream pur senza avere ancora pubblicato un album. Ma le cose oggi vanno così e Mara può vantare collaborazioni in alcuni dei progetti più importanti di questi ultimi anni, oltre a un paio di presenze – da ospite – sul palco di X Factor. Ma dopo il successo dei singoli passati, la cantante ha pubblicato "Scusa", canzone che apre una nuova porta, l'inizio di un progetto che culminerà in un album con la produzione sempre del fratello minore. A Fanpage.it Mara Sattei (nome d'arte di Sara Mattei) racconta questi anni di studio

Come nasce Scusa, primo singolo di questo nuovo percorso?

"Scusa" l'abbiamo scelto con mio fratello come primo singolo ufficiale perché per noi è l'inizio di un nuovo progetto che porterà al nostro album, quindi per noi aveva un significato importante. Però anche tutto il percorso di Nuove registrazioni è nato più come un flusso di coscienza, abbiamo deciso di chiamarle così proprio perché nascono da queste note vocali che registravo nel mio telefono, così ci dicemmo: "Perché no, chiamiamole così". È un progetto separato, però, rispetto all'album e tutto il resto, benché abbiano la stessa importanza.

Come lavori con tuo fratello?

Io e mio fratello siamo uno scambio continuo di idee, a volte un brano nasce solo dalle parole, quindi magari gli dico che ho un'idea e gli chiedo cosa ne pensa e lui magari mi accompagna con la parte strumentale sposando quella che è la mia idea. Per esempio "Scusa" è nata proprio così, ho scritto il brano, abbiamo parlato e io ho proprio pensato a questa idea del valzer, perché avevo in mente tutto l'immaginario del video e ovviamente lui, conoscendomi al 100%, ha colpito il segno.

Qual è il messaggio di Scusa?

Utilizzo spesso questa parola nei miei testi e inconsciamente, poi anche a livello sociale volevo dare anche un buon messaggio, spronare i giovani a prendersi dei momenti per riflettere e per poter anche risolvere delle situazioni che rischiano, a volte, di restare irrisolte, rimangono sospese. La pandemia ci ha insegnato che il tempo è oro e non possiamo perderne troppo. Era anche un incoraggiamento a me stessa, oltre che a voler essere un esempio per i giovani, un invito a non perdere tempo se vogliono chiedere uno scusa alla mamma o al papà o a un fratello.

Cosa ha avuto più valore nella definizione del tuo percorso artistico fino a questo momento?

L'aver pazientato, l'essermi presa del tempo per poter conoscere me stessa. Quindi conoscere tutto quello che anche a livello musicale poteva ispirarmi o piacermi, aver vissuto all'estero, aver fatto tutte le mie esperienze senza avere pretese su me stessa, ha fatto sì che naturalmente tante cose poi iniziassero ad accadere. Oltre ad avere avuto la benedizione di avere un fratello che mi ha dato anche la forza per riprendere in mano la musica ed esprimermi al 100%. Oltre al punto di vista lavorativo, siamo un supporto reale l'uno per l'altra e lui lo sa che lo sarò sempre e quindi è molto bello.

Cosa ha rappresentato per te l'esperienza ad Amici?

È stata un'esperienza molto bella, però da lì a comprendere veramente di voler fare musica a mio modo, come la vedo io è lunga. Lo acquisisci col tempo e con una maturità diversa, adesso ho quasi 26 anni, non mi sento arrivata ma è stato un percorso di pazienza.

Quanto ti è mancata, in questo periodo di restrizioni, la dimensione live?

Avere un approccio più vicino ai nostri fan e alle persone che ci seguono è una delle cose più importanti del nostro lavoro, sicuramente un po' ne ho risentito perché mi piacerebbe tanto iniziare con la libertà che magari c'era prima, sai, poter fare tante date, dei live, suonare in giro.

Cosa pensi dell'attuale scena musicale italiana e delle interpreti femminili emerse in questi ultimi anni?

Secondo me è un bellissimo periodo per quanto riguarda il mondo femminile nel cantautorato. Ci sono tantissime artiste che stimo molto, che sono mie colleghe, come Madame, Margherita Vicario, levante, secondo me c'è un bellissimo movimento a livello giovanile e sono contenta di farne parte. C'è un bel movimento proprio a livello musicale, italiano, perché di solito abbiamo referenze estere, invece secondo me in Italia è un buon momento per portare cose nuove, per poterci esprimere e arrivare anche noi all'estero in modo che i ragazzi, da fuori, possano vedere la musica in Italia che comunque è figa.

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