video suggerito
video suggerito

Maneskin: “Dopo aver suonato per strada senza soldi è più facile esser grati per quello che si ha”

In un’intervista a Forbes i Maneskin hanno ripercorso gli anni di busking fondamentali per riuscire a restare coi piedi per terra nonostante il successo.
A cura di Redazione Music
1.482 CONDIVISIONI
I Maneskin all'Eurovision (Giorgio Perottino/Getty Images)
I Maneskin all'Eurovision (Giorgio Perottino/Getty Images)

I Maneskin continuano il loro tour dei festival europei in attesa che questo giro li riporti in Italia dove il 9 suoneranno al Circo Massimo di Roma, evento sold out da mesi ormai. La band tornerà in Italia dopo i concerti all'Arena di Verona di maggio scorso e quello di Lignano Sabbiadoro, data zero del loro tour europeo e americano che li vedrà impegnati nei prossimi mesi. Sui social impazzano le esibizioni live della band formata da Damiano, Victoria, Thomas e Ethan che sempre di più si conferma come una band in grado di stare sempre meglio sul palco, facendo uno show nello show, tra crowdsurfing, sorprese varie e puro gusto di intrattenimento.

Nei giorni scorsi la band ha dato un'intervista a Forbes in cui ha ripercorso i primi anni di carriera, quelli pre X Factor e ormai noti in cui i quattro facevano busking e guadagnavano a cappello. nell'intervista specificano come nonostante il successo, l'apertura ai Rolling Stones, le due partecipazioni al Jimmy Fallon ci tengano a restare sempre coi piedi ben piazzati a terra. "Quando sentiamo che le cose stanno diventando troppo serie, proviamo sempre a parlarne e diciamo solo che dobbiamo prenderci meno sul serio" dice Damiano che specifica anche: "Penso anche che a nessuno di noi piaccia quell'immagine dell'artista intoccabile e senza sentimenti".

Quando si torna all'esperienza di busking che gli avrebbe potuto far capire il valore del restare coi piedi per terra, Damiano risponde che è esattamente così: "Una volta che devi portare il tuo strumento per cinque fottute miglia e hai suonato per strada per quattro ore senza che nessuno se ne fregasse di te e nessuno ti dava soldi per suonare e nessuno ti voleva far suonare, penso che una volta che hai passato tutto questo è più facile e puoi essere grato per tutto ciò che ottieni man mano". Per questo continuano a rimanere a bocca aperta quando entrando in uno studio apprendono che qualche settimana prima ci hanno suonato artisti come Post Malone o gli Strokes.

1.482 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views