Maneskin al Coachella Festival, il discorso di Damiano poi il grido: “Ucraina libera, fuck Putin”
I Maneskin hanno brillato anche sul palco del Coachella Festival. Damiano David, Victoria De Angelis, Ethan Torchio e Thomas Raggi si sono esibiti per 45 minuti, regalando alla platea alcuni dei loro più grandi successi da Zitti e Buoni a I wanna be your slave. Poi, hanno intonato Gasoline, canzone scritta per la campagna #StandUpForUkraine. La band romana ha dato vita a un momento di straordinaria intensità, che ha dimostrato ancora una volta la capacità di questi artisti di stare su un palco.
Il discorso di Damiano David, ispirato al film Il grande dittatore
Damiano David, poco prima di esibirsi nel brano Gasoline, ha preso la parola. L'artista ha riproposto un frammento del discorso all'umanità, contenuto nel film Il Grande Dittatore di Charlie Chaplin:
"A quelli che mi ascoltano dico: non disperate. Lo squallore che ci sovrasta, è un male passeggero. La libertà che hanno tolto alle persone, tornerà alle persone. I dittatori muoiono, ma la libertà non morirà mai. Non vi consegnate a questa gente senza anima, uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore. Voi non siete macchine, voi non siete bestie, siete uomini! Avete il potere di rendere questa vita libera e bella, di rendere questa vita una meravigliosa avventura. Usiamo il nostro potere, restiamo uniti".
Fuck Putin, il grido dei Maneskin
I Maneskin hanno portato sul palco del Coachella Festival il brano Gasoline. Dopo la performance, Damiano David ha urlato: "Free Ukraine, fuck Putin", esprimendo ancora una volta la sua condanna alle atrocità che il popolo ucraino sta sopportando nelle ultime settimane. Poco prima dell'esibizione, Victoria De Angelis aveva dichiarato nel backstage:
"Abbiamo scritto un sacco di musica in questi ultimi mesi, naturalmente questa maledetta situazione in Ucraina ci ha veramente colpiti. Abbiamo voluto usare la nostra posizione per spingere le persone a schierarsi per quello che è giusto e far sentire la gente aiutata e compresa. Vogliamo alzare la nostra voce per qualcosa che abbia un significato".