Malore per Patti Smith, annullato il concerto a Bologna della cantautrice
Malore per Patti Smith a Bologna, la cantautrice americana costretta ad annullare il concerto In tour in Italia. Si sarebbe dovuta esibire anche questa sera, 12 dicembre, al Duse, raddoppiando lo spettacolo di ieri, ma Patti Smith ha accusato un "improvviso malore" che l'ha costretta ad annullare la sua esibizione. "Siamo tutti rammaricati per il disagio provocato da questa notizia – fa sapere il teatro bolognese che ha già diffuso le modalità per il rimborso dei biglietti -, all'artista vanno i nostri migliori auguri di una prontissima guarigione".
Gli altri impegni di Patti Smith a Venezia e Milano
Non è ancora chiaro se siano invece confermate, o anche quelle annullate, le date successive del tour in Italia di Patti Smith. L'artista sarebbe prevista giovedì 14 dicembre al teatro Malibran di Venezia e venerdì 15 dicembre 2023 a Milano, presso la libreria Rizzoli Galleria (Galleria Vittorio Emanuele II), per incontrare i fan. Su questi appuntamenti arriveranno aggiornamenti nelle prossime ore.
L'intervista di Patti Smith a Fanpage
La cantautrice è impegnata in alcune tappe in giro per l'Italia e pochi giorni fa aveva parlato di questi impegni in un'intervista a Fanpage, parlando della pace in questo momento complesso a livello globale in cui due guerre di grande risonanza stanno caratterizzando il dibattito quotidiano: "Penso che tutte le persone debbano parlare, anzi non solo parlare, ma educarsi: fa parte della difficoltà il fatto che le persone non riescano a educarsi e non comprendano quali sono le basi dei conflitti. Mi spezza il cuore il fatto che nel 21° secolo non abbiamo ancora trovato un modo per unire tutti i popoli".
Pacifismo, femminismo e cambiamento climatico, le priorità della cantautrice
Con Fanpage ha anche parlato di quelle che sono le battaglie più importanti, oggi e quella che secondo lei bisognerebbe combattere con più forza: "In questo momento penso che ci siano molti movimenti diversi che sono importanti, da quello pacifista o quello femminista, ma oggi sento che quello da salvaguardare sia il movimento ambientalista, quello che si prende cura del nostro pianeta, ci difende dal pericolo per la nostra specie, i nostri fiumi e i nostri mari. Penso che se lo chiedi al Dalai Lama o a Papa Francesco, se lo chiedi alle persone che si preoccupano del mondo intero, di tutta la sua gente, di tutte le sue foreste, di tutti i suoi fiumi, diranno la stessa cosa: il cambiamento climatico colpisce tutti e diventerà ancora più pericoloso. Per questo penso che laddove abbiamo bisogno di tutti i diversi movimenti per sensibilizzare a determinati bisogni delle persone, la crisi climatica sia il movimento su cui dobbiamo maggiormente concentrarci in modo unificato. Anche perché è – o almeno dovrebbe essere – apartitico e colpisce ogni bambino e ogni essere umano".