Mahmood e Blanco cambieranno “Brividi”, la canzone non rispetta il regolamento di Eurovision
La "Brividi" che ascolteremo all'Eurovision Song Contest di Torino non sarà la stessa che ha vinto il Festival di Sanremo. Mahmood e Blanco, vincitori del Festival e quindi rappresentanti di diritto dell'Italia alla manifestazione continentale del prossimo maggio, dovranno rivedere la canzone che li ha portati in trionfo, per adattarla al regolamento dell'Eurovision. Sul palco del Pala Alpitour di Torino, dove andrà in scena Eurovision, "Brividi" sarà cantata in versione ridotta visto che il regolamento del festival europeo prevede che i pezzi in concorso non superino la lunghezza di di 3 minuti, cosa che la versione originale di "Brividi" fa, toccando i 3:29 minuti.
A raccontarlo era stato lo stesso Mahmood in una recente intervista a Radio Italia: “Sì c’è un problema tecnico per l’Eurovision, perché la canzone è troppo lunga. Cercavamo in tutti i modi di accorciarla. Abbiamo provato a dire: ‘Ok, l’ultima parte la cantiamo senza base…’. Niente, sono proprio 3 minuti e dopo non so, ti chiudono le tende“. Lui e Blanco stanno quindi mettendo mano al pezzo per rieditarlo in versione Eurofestival. Ad occuparsene in questi giorni è il produttore della canzone, Michele Zocca aka Michelangelo, protagonista con i due sul palco di Sanremo: "sta cercando di fare l’impossibile – ha detto Mahmood – Lui dovrà tagliare 30 secondi e in una canzone sono tanti. Avrete quindi una versione diversa da quella del Festival, ma vi giuriamo che sarà bellissima comunque“.
Da padroni di casa, e visto il successo planetario della loro canzone, Mahmood e Blanco erano stati indicati da subito come i favoriti per questa edizione del festival europeo. A insidiare questo pronostico l'approdo in gara di Achille Lauro, che parteciperà rappresentando San Marino all'Eurovision, ma anche la Kalush Orchestra, il gruppo ucraino che prenderà parte alla manifestazione. Una partecipazione che avrà certamente un notevole valore simbolico, visto quanto sta accadendo in queste settimane in Ucraina dopo l'invasione russa.