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L’Unità d’Italia di Paolantonio, che racconta le emozioni di chi è costretto alla lontananza

Si chiama “L’unità d’Italia” il nuovo singolo del cantautore catanese Paolantonio, nato per raccontare come siano migliaia di persone lontane da casa che spostandosi e videochiamandosi tiene il Paese unito nei sentimenti, anche se lontano fisicamente, raccontando, appunto, le emozioni di chi è costretto alla lontananza.
A cura di Francesco Raiola
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Paolantonio (live a Musicultura)
Paolantonio (live a Musicultura)

Mai come oggi l'unità d'Italia è fatta grazie alle videochiamate, che con il lockdown e le restrizioni per quanto riguarda i movimenti, soprattutto in regioni diverse da quelle di residenza, permette alle famiglie di riunirsi. Compleanni festeggiati in videochiamata, così come aperitivi con amici e finanche le lezioni scolastiche. Quando Paolantonio ha scritto "L'Unità d'Italia" – brano prodotto da Giuliano Dottori e mixato da Taketo Gohara – non avrebbe mai potuto immaginare che la sua canzone avrebbe potuto prendere una piega estrema come questa e raccontare una lontananza fisica che non prevedeva, almeno nel breve termine, la possibilità di riabbracciarci.

Il significato de L'unità d'Italia di Paolantonio

Una lontananza fisica che alla quale si contrapponeva però un senso di unità più forte che mai. L'idea del cantautore catanese era quella di raccontare "le emozioni di chi è costretto alla lontananza: generazioni che tengono unita l’Italia srotolando il loro filo sulla spola di treni, aerei, autobus, telefonate, messaggi e legami mai interrotti tra le proprie origini e la vita da adulti. Donne e uomini di ogni parte della Penisola che si muovono attraverso le città e cuciono ogni giorno L’Unità d’Italia". E il testo della canzone era una descrizione non didascalica, ma ben rappresentativa, di quello che rappresentava questa atomizzazione dei corpi e dei sentimenti: "Bruciano gli altoparlanti dentro i cellulari, capovolgi il mappamondo e scendi mentre sali. Strappa almeno undici pagine dai calendari, aspettami tutte le estati e poi tutti i Natali" con la promessa del ritorno e la memoria a fare da collante: "Torneremo, per trovare ancora un po’ di noi. Cercheremo nei diari, nei cortili, nelle polaroid".

Il video con la presenza di Carone, Giraud e Selton

Ovviamente il cambiamento di situazione ha portato anche un cambiamento nel concept del video – girato da Giacomo Triglia – che, appunto, è un collage di videochiamate che agli affetti familiari vede anche la presenza di colleghi noti come Pierdavide Carone, Carolina Di Domenico, Eugenio Cesaro degli Eugenio in via di Gioia, Michela Giraud e i Selton. L'album del cantautore, presentato alla Milano Music Week, sarà pubblicato nei prossimi mesi.

Il testo de L'unità d'Italia

Bruciano gli altoparlanti dentro i cellulari,
capovolgi il mappamondo e scendi mentre sali.
Strappa almeno undici pagine dai calendari,
aspettami tutte le estati e poi tutti i Natali.

Torneremo, per trovare ancora un po’ di noi.
Cercheremo nei diari, nei cortili, nelle polaroid.

Scendono gli inverni sulla terra come aerei,
i tergicristalli pettini dei miei pensieri.
Pranzi già sopra la tavola pronti da ieri,
provi a recitare di essere… chi eri.

Torneremo, per trovare ancora un po’ di noi.
Cercheremo nei diari, nei cortili, nelle polaroid.

Salpano i barconi alati con la scritta Ryan.
Nei bagagli a mano quanto odore di memoria.

Non ci sono i nostri nomi sui libri di storia ma,
ma la mia generazione ha fatto L’Unità d’Italia.

La mia generazione ha fatto L’Unità d’Italia
La mia generazione ha fatto L’Unità d’Italia
La mia generazione ha fatto L’Unità d’Italia
La mia generazione ha fatto L’Unità d’Italia

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