L’Unesco ha proclamato il canto lirico italiano elemento del patrimonio immateriale dell’umanità
Il Comitato per il Patrimonio immateriale dell'Unesco ha proclamato la pratica del canto lirico italiano a elemento del patrimonio immateriale dell'umanità. La proclamazione, avvenuta per acclamazione in occasione della riunione dei paesi membri del Comitato in Botswana, arriva a poche ore dall'inaugurazione della stagione lirica e balletto 2023-2024 del Teatro La Fenice di Venezia, a cui era presente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Come riportato nella nota dell'Unesco, la "pratica del canto lirico in Italia" include la musica, il canto, la recitazione e le scenografie tipiche dell’opera. Nella stessa riunione, come ha reso l'Unesco, sono stati iscritti nell’elenco di patrimoni culturali immateriali dell’umanità l’irrigazione tradizionale e la transumanza stagionale del bestiame, che però, a differenza del canto lirico italiano, è una pratica condivisa con più paesi.
Il commento del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano
La notizia dell'iscrizione nell’elenco di patrimoni culturali immateriali dell’umanità del canto lirico italiano si è tradotta anche in un commento del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: "Dopo un lungo e articolato lavoro, una grande eccellenza della nostra nazione ottiene un altro riconoscimento dall'Unesco entrando a far parte del patrimonio immateriale. Si tratta di una consacrazione ufficiale di quello che già sapevamo: il Canto lirico è un'eccellenza mondiale, tra quelle che meglio ci rappresentano in tutto il pianeta. È una proiezione dell'immaginario italiano per il quale stiamo lavorando su più fronti. Ringrazio il sottosegretario Gianmarco Mazzi per l'impegno che ha profuso nel concludere positivamente la candidatura. Questa bella notizia si associa alla firma dell'ipotesi dello schema di rinnovo del contratto delle Fondazioni lirico sinfoniche, che da 20 anni non veniva rinnovato".
Il maestro Beatrice Venezi: "Un pilastro fondamentale della nostra cultura"
Poche ore dopo, sul portale del Ministero della Cultura, sono arrivati anche i commenti soddisfatti del maestro Beatrice Venezi, Consigliere per la musica del Ministro della Cultura: "La notizia del riconoscimento del Canto lirico italiano nel patrimonio immateriale UNESCO ci inorgoglisce in quanto comunità dell'opera e in quanto italiani poiché questa forma d'arte viva è un pilastro fondamentale della nostra cultura. ll nostro cantare è infatti un tratto identitario che nasce da una lingua che per sua natura canta, poiché ha come tratto distintivo un vocalismo dall'articolazione piena, e che dunque permette ampie frasi melodiche. Almeno una parte dell'amore che nel mondo riscontriamo nei confronti della lingua italiana è attribuibile proprio alla passione per l'opera lirica e i suoi libretti. Mi auguro che questo importante riconoscimento rappresenti anche una sollecitazione ai direttori artistici e ai sovrintendenti dei nostri teatri nell'ottica di un sempre maggior sostegno e valorizzazione del nostro tessuto artistico nazionale, che per suo DNA è depositario di questo know-how che tutto il mondo ci invidia".
Gli altri elementi italiani nel patrimonio immateriale dell'umanità Unesco
Il canto lirico italiano è solo l'ultimo, in ordine di tempi, degli elementi del patrimonio immateriale dell'umanità. A questo se ne aggiungono altri 15: qui la lista.
- L’Opera dei Pupi Siciliani
- Il canto a tenore sardo
- Il saper fare del liutario di Cremona
- La dieta mediterranea
- La festa delle Grandi Macchine a Spalla
- La vite ad alberello di Pantelleria
- La falconeria
- L’arte del “pizzaiuolo” napoletano
- L’arte dei muretti a secco
- La Perdonanza Celestiniana
- L’Alpinismo
- La transumanza
- L’arte delle perle di vetro
- L’arte musicale dei suonatori di corno da caccia
- Cerca e cavatura del tartufo