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“Los Dioses” è il tentativo “fallito” di Ozuna e Anuel AA di raggiungere Bad Bunny

Lo scorso venerdì 22 gennaio è stato pubblicato uno dei dischi latin più attesi: il joint album tra Ozuna e Anuel AA “Los Dioses”. Il progetto, che cerca di unire l’anima più romantica e reggaeton di Ozuna e quella più trap e oscura di Anuel AA, ha la sua fotografia in brani come la titletrack e “Antes”, una fotografia nostalgica del passato.
A cura di Vincenzo Nasto
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Portorico è stato uno dei centri nevralgici, musicalmente parlando, del 2020, soprattutto grazie all'artista più ascoltato dell'anno: il bambino d'oro Bad Bunny. Attraverso il trittico "Yo Hago Lo Que Me Da La Gana", "Las que no iban a salir" e "El Último Tour Del Mundo", il portoricano è riuscito ad attestarsi come uno degli artisti più apprezzati al mondo, mettendo ancora una volta il Portorico sulla mappa. Al 2021 ci hanno pensato le altre due espressioni musicali più alte dell'arcipelago del Sud America, uno dei massimi esponenti del reggaeton latino Ozuna e il suo coetaneo Anuel AA, stella della trap latina, che in passato ha anche collaborato con Tekashi 6ix9ine. I due da pochi giorni hanno pubblicato l'album "Los Dioses", un tentativo di unire due mondi distanti, soprattutto per immaginario e sonorità, facendo leva sull'effetto nostalgia. Un tentativo molto astuto, che per adesso viene ripagato dai numeri dello streaming digitale, ma che potrebbe essere l'ulteriore testimonianza che ciò che ha fatto Bad Bunny nel 2020 sia un percorso irraggiungibile per i due.

Il tentativo per raggiungere Bad Bunny

Un album con poche anticipazioni e che ha sorpreso tutti per la modalità di pubblicazione: "Los dioses" di Ozuna e Anuel AA è stato pubblicato lo scorso 22 gennaio, un progetto che cerca di unire due mondi che si sono contrapposti per alcuni anni, soprattutto in America Latina, ma che hanno trovato nella musicalità dei ritornelli, il loro punto d'unione. Basti solamente osservare le ultime uscite dei due artisti: partendo da Anuel AA, per cui si era paventato anche un possibile ritiro, la pubblicazione di "Emmanuel" è stato un crocevia per la sua carriera. Il progetto che contiene le collaborazioni di Lil Wayne, ma anche di Enrique Iglesias e Bad Bunny, è il tentativo di avvicinare più persone alla sua musica, anche diluendo l'immaginario dark della sua musica. I numeri dello streaming digitale gli hanno dato ragione, anche se nessun singolo sembra aver sfondato la parete, sia negli Stati Uniti, sia in Europa. Discorso minimamente diverso per Ozuna, che con il suo "Enoc" ha cercato di variare la sua offerta musicale, offrendo hit reggaeton come la lovesong "Caramelo" a brani come "Del Mar", con Sia e la giovane rapper Doja Cat, in cui sperimenta nuove sonorità. "Los Dioses" è il tentativo di unire sotto il segno della nostalgia dei tempi passati, tutte le sonorità dei due artisti portoricani. Un esempio? "Antes". Il brano con una melodia che cerca di restituire il chiaroscuro delle restrizioni, della chiusura e della leggerezza del passato, è il capolavoro musicale del disco, ma non sembra avere altri fratelli a fargli compagnia.

Dal successo di Los Dioses all'influenza del wrestling

Un progetto che sembra dividersi in due anime, quella più romantica e attrattiva di Ozuna, che sembra dichiararsi in brani come "Dime Tù" e "Rd": racconti di storie d'amore passionali, di notti calde in cui la donna diventa una figura costruita su due asserti: da una parte oggetto del desiderio, in grado di capovolgere umori e sensazioni, dall'altra un'altra tacca da aggiungere alla lista delle cose fatte nella propria vita, come un viaggio, come una notte in discoteca. Girando il vinile, troviamo una seconda parte in grado di accentuare la tecnica di scrittura di Anuel, come in "La Maria" e "Contra el mundo". L'ultima parte dell'album, come ogni progetto reggaeton che si rispetti, è riservata alle atmosfere dance di "Perreo" e "Nunca", brani che potrebbero aver maggior fortuna soprattutto su TikTok. Un disco che aveva l'ambizione di proseguire il percorso che Bad Bunny ha trascinato lungo il 2020, ma ci si accorge di quanto i due siano lontani da quella complessità artistica e musicale che Bad Bunny ha trasferito lungo gli ultimi tre album. "Los dioses", titletrack dell'album, in tendenza su Youtube attraverso il video ufficiale pubblicato solo due giorni fa e che ha raccolto più di 27 milioni di visualizzazioni, ha la particolarità di avere un'intro di tutto rispetto. Si tratta della produzione utilizzata dal wrestler della WWE John Cena, ogni qualvolta entra sul ring. Un connubio che potrebbe sembrare strano, ma che ha una sua motivazione. Basti pensare quanto questi due mondi siano legati, e lo saranno ancora: infatti durante il prossimo appuntamento della WWE, il 1° febbraio per la Royal Rumble, Bad Bunny si esibirà con il suo singolo "Booker T", un chiaro omaggio all'ex campione di wrestling.

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