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Live di Salmo senza norme anti Covid, Gemitaiz e Alessandra Amoroso chiedono spiegazioni al cantante

Il concerto gratuito di Salmo a Olbia sta scatenando non poche reazioni nel mondo della musica. Esplode su Instagram la rabbia di Gemitaiz: “Io mi sono rotto il cazzo di vedere i concerti pieni con la gente in piedi mentre io e molti miei colleghi (gli unici con le palle e il senso civico a questo punto) aspettiamo da due anni di poter fare il nostro lavoro”.
A cura di Redazione Music
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Il concerto gratuito di Salmo a Olbia sta scatenando non poche reazioni nel mondo della musica. Esplode su Instagram la rabbia di Gemitaiz che, senza citarlo ma riferendosi direttamente alla situazione di mancata sicurezza creata la sera prima in una piazza della cittadina sarda, gremita di ragazzi senza distanziamento e mascherine, reclama pari diritti nella gestione dei live su suolo pubblico e non, lamentando la frustrazione derivata della corsa al più furbo.

Io mi sono rotto il cazzo di vedere i concerti pieni con la gente in piedi mentre io e molti miei colleghi (gli unici con le palle e il senso civico a questo punto) aspettiamo da due anni di poter fare il nostro lavoro, aspettiamo da due anni di dare voce alla nostra passione. L’Italia è un Paese di furbetti e ipocriti, ecco perché vi consiglio spesso di andarvene se avete modo.

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"Non siamo noi artisti a decidere cosa è giusto o sbagliato"

Il noto cantante e rapper fa una seconda story per sottolineare il perimetro di libertà nel quale, arbitrariamente, alcuni artisti si riescono a muovere rispetto ad altri e pone l'accento sull'incapacità di accettare che risulti possibile rendersi autonomi nell'organizzazione dei live o dei concerti aperti al pubblico in presenza. Per rendere l'idea fa riferimento ai block party, manifestazioni Hip Hop improvvisate in strada a partire dai primi anni '70.

Non cominciate con le polemiche. Un artista non molta un palco, non monta un service audio, non ha proprietà del suolo pubblico né le facoltà per fare certe cose. Sennò facevamo i Block party ogni weekend da dieci anni. Qui il problema è di chi ha la facoltà di scegliere cosa è giusto e cosa è sbagliato. E anche se sarebbe bello, non sono gli artisti ad avere questa opportunità.

Alessandra Amoroso: "Salmo, ci devi una spiegazione"

Alla voce di Gemitaiz, si aggiunge prontamente quella di Alessandra Amoroso: "Se la tua serata aveva l’intento di una raccolta fondi (giustamente per la tua regione) e per dare voce al nostro settore, ci tengo a dirti che qualcosa è andato DAVVERO storto… Nel rispetto di tante persone credo sia opportuna una tua spiegazione. Grazie #salmo"

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