Ligabue, buona la prima. Ottimo esordio del rocker all’Arena di Verona

Era attesissimo l'esordio di Ligabue all'Arena di Verona dove ieri s'è svolto il primo di sei appuntamenti già sold out da tempo. Ma non è una novità per il rocker di Correggio, tra i musicisti italiani più amati, che ha portato fan di tutte le età a Verona, in fila ore prima dell'apertura dei cancelli per non perdersi neanche un istante del concerto evento. Così, ovviamente, c'è stato il delirio quando Liga è arrivato sul palco. Capelli corti, fresco sposo e con un album in cantiere di cui sta svelando i dettagli sui social e di cui ieri ha regalato solo il singolo "Il sale della terra" uscito pochi giorni fa. Nessuna anteprima, quindi, almeno per la prima sera, ma (quasi) tutti i suoi maggiori successi snocciolati con l'energia di sempre, quella che assieme a musica e testi fa sì che Liga sia sulla cresta dell'onda da più di 20 anni.

Per l'occasione il rocker ha voluto fare le cose in grande accompagnandosi con 64 musicisti della Simphony Orchestra diretta da Marco Sabiu coi quali ha suonato 25 pezzi di cui 9 da "Arrivederci, mostro!" il suo ultimo lavoro in studio datato 2010. Ma è con "Il giorno di dolore che uno ha" che ha voluto esordire. Tra i suoi maggiori successi "Vivo, morto o X", "Una vita da mediano", "Happy hour", "Urlando contro il cielo", "Piccola stella senza cielo" e "Tra palco e realtà", alcune delle quali cantate dai fan mentre aspettavano di entrare nell'Arena.

Ligabue ha voluto, poi, dichiarare il suo affetto ad alcuni degli italiani che secondo lui hanno rappresentato al meglio il nostro paese, facendo scorrerne le immagini sul maxischermo, tra gli altri, di Margherita Hack, Lucio Dalla, Little Tony, Vincenzo Cerami e Enzo Jannacci.

Il cantante, intanto, tornerà a infiammare l'Arena stasera, per poi continuare il 19, 20, 22 e 23. Chissà se deciderà prima o poi di anticipare, almeno live, qualche altra canzone tratta dal prossimo album.

Ecco alcuni brani live

"Buonanotte all'Italia"

"Il giorno di dolore che uno ha"

"Caro il mio Francesco"

La caduta sul palco