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Licitra non ce l’ha fatta. Morto il tenore erede di Pavarotti

Il tenore siciliano, 43 anni, se ne è andato dopo nove giorni di coma. Era caduto dal proprio scooter lo scorso 27 agosto, forse in seguito ad un malore. I genitori hanno deciso di donare gli organi.
A cura di Biagio Chiariello
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Salvatore Licitra

Dopo nove giorni di agonia è morto Salvatore Licitra. Il tenore, che era nato a Berna il 10 agosto 1968 da genitori italiani, si è spento oggi pomeriggio, all'ospedale Garibaldi di Catania, dove era giunto lo scorso 27 agosto, quando un malore improvviso lo aveva fatto cadere dallo scooter sul quale stava viaggiando senza casco a Donnalucata, frazione marinara di Scicli, nel Ragusano, insieme alla fidanzata, rimaste lievemente ferita. L’artista non è mai uscito dal coma in cui era entrato subito dopo l’incidente stradale. La camera ardente sarà allestita al teatro Bellini di Catania.

Licitra, la cui famiglia è originaria di Acate, era in Sicilia per trascorrere un periodo di vacanza in attesa di ricevere il premio "Ragusani nel mondo". Il tenore 43enne che molti definivano il nuovo Pavarotti aveva iniziato la sua carriera artistica a 19 anni, studiando all'Accademia musicale di Parma, dove aveva frequentato i Corsi Verdiani. Il debutto nel 1998 in Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi al Teatro Regio di Parma. Da lì si è fatto conoscere dal grande pubblico anche per diverse esibizione in vari teatri del mondo La consacrazione avvenne nel 2002 al Metropolitan di New York, dove Licitra venne chiamato a sostituire proprio Luciano Pavarotti in Tosca.

«Mio figlio ha avuto il dono del belcanto che lo ha fatto grande in tutto il mondo. Chi lo ha conosciuto sa bene quanto generoso sia stato sempre. Questo atto adesso lo rende testimone straordinario della sua umanità, che mette a disposizione di chi soffre», ha scritto Paola Licitra, madre del tenore, in una lettera indirizzata a Sergio Pintaudi, primario del reparto di rianimazione dell'ospedale Garibaldi, nella quale autorizza alla donazione degli organi del proprio figlio.

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