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Laura Pausini a Venezia sfida il diluvio e il black out: la dedica a Michelle Causo e Giulia Tramontano

La prima data dell’Anteprima World Tour di Laura Pausini si è tenuta venerdì 30 giugno a Venezia, in Piazza San Marco. L’artista ha sfidato la pioggia incessante, il black out e l’acqua alta.
A cura di Daniela Seclì
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Si è tenuta a Venezia, in piazza San Marco, la prima data dell'Anteprima World Tour di Laura Pausini. Il concerto è stato funestato dalla pioggia, dall'acqua alta, dal black out di impianto e strumenti e problemi tecnici come le cuffie che non funzionavano. Laura Pausini non si è lasciata di certo intimorire e, sfidando il diluvio, ha portato a termine il suo concerto. L'artista su Instagram dopo lo spettacolo: "La mia prima volta a Venezia. Siamo stati battezzati da una pioggia ancora più forte di quella di San Siro. Ma è stato davvero unico". La pioggia l'ha costretta ad apportare qualche modifica alla scaletta iniziale, ma l'idea era quella di un concerto diviso in tre atti:

La prima parte è legata al colore rosso e al passato, con tante ballad e un arrangiamento più classico. Il secondo è il presente, è rappresentato dal colore blu e presenta arrangiamenti più contemporanei, mentre il terzo, il futuro, è nei toni del verde, con dei suoni che non si distaccano mai.

Laura Pausini concerto a Venezia, il diluvio, il black out e l'acqua alta

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Davanti a una platea che combatteva la pioggia a suon di ombrelli, stivali e mantelline, Laura Pausini ha eseguito i successi che hanno scandito 30 anni di carriera: La solitudine, Vivimi, Incancellabile, E ritorno da te, Strani amori e tanti altri brani che il pubblico intonava parola per parola. E nonostante le vette raggiunte nella sua carriera, l'artista si sente in dovere di dare al suo pubblico sempre qualcosa in più:

Non mi siedo sul divano con i premi a casa. Ogni volta che prendo una nomination o vinco qualcosa torno a casa e mi dico che devo fare di più. È difficile, ma mi dico anche che, se non so difendere una canzone, sto prendendo in giro me stessa e le persone che mi stanno intorno.

Come dicevamo, la pioggia non ha reso le cose facili all'artista e alla sua band. I musicisti, a causa dei fulmini, si sono visti costretti a lasciare il palco per verificare che gli strumenti non fossero stati danneggiati. Laura Pausini, allora, ha invitato il pubblico a chiederle le canzoni che avrebbero voluto ascoltare e ha intonato brani che non risultavano in scaletta. Poi, si è complimentata con coloro che, incuranti della pioggia, sono rimasti ad assistere fino all'ultima nota: "Andiamo avanti: voi siete qui e siete rock. Ho fatto più di mille concerti ma durante quelli storici, come San Siro e Taormina, ha sempre piovuto. Oddio così tanto mai a dire il vero".

Il discorso sulle donne e sui femminicidi

Laura Pausini, durante il concerto, ha anche parlato di temi importanti come la violenza sulle donne. Ha dedicato la canzone Io sì, a Michelle Causo, la 17enne uccisa a Primavalle con sei coltellate, a Giulia Tramontano, la donna incinta uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello e a tutte le vittime di violenza: "Donne denunciate, provate a farvi sentire senza paura". E ancora:

Il testo dice "Nessuno ti sente ma io sì". Sulla politica non mi schiero ma ci sono certi argomenti come i diritti umani e civili e la violenza sulle donne per cui sento di dovermi spendere. Quello che dico a casa a mia figlia devo avere il coraggio di dirlo anche sul palco. Se credi in una causa devi parlarne, quella cosa la devi cantare, la devi mettere in musica.

Poi, ha parlato della fatica che ancora le donne fanno ad affermarsi: "Quando ho iniziato, ero sempre l'unica donna nei gruppi di lavoro: oggi sono rimasta solo io. Noi donne, a volte, abbiamo paura di sentirci inferiori e di sentirci inadeguate. Eppure non è così: dobbiamo credere in noi, nella nostra bellezza. Ho davvero bisogno di tutta questa gente che mi dica cosa devo dire e cosa devo fare?".

Il pensiero per la sua terra, l'Emilia Romagna

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Questo concerto è per la mia Romagna”: ha chiarito l'artista, rivolgendo un pensiero alla sua terra afflitta dall'alluvione. E ha aggiunto: "Io vengo da quel campo lì che si è alluvionato, io sono quella lì, sono le persone che spalavano il fango cantando Romagna mia che avete visto in tanti video”. A tutti coloro che amano la musica di Laura Pausini, non resta che continuare ad assistere ai suoi concerti e attendere il nuovo album: "L’ho iniziato nel 2019 e non è ancora finito".

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