La villa di Lucio Dalla sull’Etna è in vendita a 700mila euro
"Vendesi importante immobile comprendente maestosa villa, appartenuta al noto cantautore Lucio Dalla". È proprio la tenuta di Milo, in provincia di Catania, appartenuta al grande Lucio Dalla quella in vendita sul noto portale "Immobiliare.it". Si tratta di circa 21mila metri quadri con l'abitazione posta al centro che ne misura circa 400 ed una dependance di 40, è in vendita da tre mesi ma da oggi è stata diffusa l'identità del proprietario, in accordo con gli eredi. Acquistata da Lucio Dalla all'inizio degli anni '90, la villa, come recita l'inserzione, è stata "oggetto di importante e qualificata ristrutturazione", impreziosita tra l'altro di essere il luogo dove veniva prodotto il suo vino, rosso e bianco, da lui chiamato "Stronzetto dell'Etna" e che gli valse più volte numerosi riconoscimenti.
L'immobile è stato messo in vendita con discrezione, ma nessun compratore si è fatto avanti. Da qui la decisione di rendere pubblica la vendita, nella speranza di trovare qualcuno in grado di comprendere davvero il valore dell'immobile.
Il prezzo è di 700mila euro, nei pressi della tenuta, in via Praino, c'è un altro proprietario "eccellente": è Franco Battiato. La villa è composta da più di 5 locali e da 3 bagni, doppio box, una cantina, una cucina abitabile, ceduto non arredato. La tenuta di Milo è l'ennesima dimostrazione dell'attaccamento al Sud Italia che Lucio Dalla aveva; un'altra nota proprietà è quella delle isole Tremiti, sua residenza estiva principale.
Marco Alemanno: "Eredi? Mi hanno tolto tutto"
Non rientra nelle decisioni prese dagli eredi Marco Alemanno, compagno di Lucio Dalla per molti anni, sino al giorno della sua morte, nel marzo 2012, che è stato completamente estromesso da qualsiasi sfera, in merito ai beni lasciati dal compianto cantautore. Tra questi anche amici e collaboratori storici hanno preferito schierarsi dalla parte degli eredi: “L’enorme dolore provato dopo la sua improvvisa scomparsa purtroppo è stato gravato anche da orribili questioni umane, prima ancora che legali, a causa di incomprensioni tra me e gli eredi di Lucio, degli estranei entrati in casa di altri per decidere su tutto, dai soldi al patrimonio artistico, escludendo chi c’era prima e contava davvero qualcosa per lui. Non ho intrapreso nessuna azione legale nei confronti dei parenti di Lucio, con i quali non ho nessun rapporto”.