La tv di stato bielorussa insulta i Maneskin: “Pervertiti, spazzatura che sa di AIDS”
La tv di stato bielorussa fa a pezzi i Maneskin e la loro performance sul palco dell'Eurovision 2021, definendoli "pervertiti, degenerati, spazzatura che sa di AIDS", e ancora "la distruzione di tutto ciò che è umano". Parole pronunciate davanti alla telecamera da Grigory Azarenko, giovane giornalista diventato simbolo della dittatura del presidente Lukašėnka, volto della tv di stato CVT. Non stupisce, considerando che l'intento della trasmissione è proprio quello di fare propaganda politica, spingendo i giovani ad arruolarsi nell'esercito e a non lasciarsi deviare dalle "perversioni" del progresso. Ma certamente disgusta il tono disumano con il quale viene denigrato il talento dei giovani artisti.
Il commento della tv bielorussa sull'Eurovision
Le immagini sono state divulgate dalla pagina Facebook ‘Associazione Bielorussi in Italia' con tanto di traduzione, estrapolate dalla rubrica ‘la medaglia di Giuda', parte della trasmissione ‘La settimana', in onda ogni domenica su CTV. La puntata in questione è andata in onda domenica 23 marzo, proprio mentre il mondo aveva gli occhi puntati sul dirottamento del volo Ryanair su Minsk che ha portato all'arresto del giornalista Protasevich. Ecco le parole del conduttore tv:
Guardate chi ha vinto ieri all'Eurovision. È un bestiario di pervertiti, omosessuali degenerati, spazzatura che sa di AIDS. Grazie a Dio non l'hanno trasmesso in Bielorussia. Il mondo moderno della democrazia e del progresso sta avanzando con successo verso la demenza totale, verso le perversioni fuori di testa, verso gli individui in tanga, verso la distruzione di tutto ciò che è umano. Dobbiamo separarci da tale progresso, dalla cortina di ferro, preferiamo la dittatura. Tutto il mondo sprofonderà nell'abisso ma la Bielorussia rimarrà un'isola della libertà.
Cos'è CTV e chi è Grigory Azarenko
Capital Television (CTV) è la tv di stato bielorussa, che dà voce alla dittatura del presidente Aljaksandr Lukašėnka. In onda con la prima trasmissione l'1 gennaio 2001, inizialmente si occupava solo di notizie locali relative alla capitale Minsk, ma dal 2005 la copertura è stata estesa all'intero paese. Grigory Azarenko, giornalista classe 1995 diventato un simbolo dell'attuale governo, si occupa di informazione filogovernativa e di denuncia dell'opposizione. I sostenitori di Lukašėnka lo definiscono un simbolo di onore e dignità, mentre è accusato dall'opposizione di essere un provocatore complice del regime.