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La storia della faida tra Fedez e Salmo, dall’affaire Rovazzi alla vicinanza a Salvini

Una cronologia degli eventi che hanno portato allo scontro tra Fedez e Salmo, che dopo la questione del mini-concerto a Olbia, sembra essere esploso dopo l’ennesima goccia che ha fatto traboccare il vaso. Dal famoso scontro tra Marracash, Gué Pequeno e Fedez, all’affaire Rovazzi, fino alla questione Salvini e X-Factor 13.
A cura di Vincenzo Nasto
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Se pensate che il concerto di Olbia di Salmo sia stato l'unico motivo che abbia fatto scattare la scintilla tra lui e Fedez, beh vi sbagliate di grosso. In passato, infatti, in varie occasioni i due artisti hanno affermato la reciproca estraneità nel riconoscere la musica altrui, arrivando in molte occasioni a scontrarsi, soprattutto sui social, luogo immateriale in cui lo status quo viene continuamente squassato dagli ego di entrambi. Dalle ragioni personali a quelle musicali, la storia non sembra poi essere cambiata molto, con molti colleghi a fare da spalla: da Fabio Rovazzi a Marracash, da Luché a Gué Pequeno, fino al segretario della Lega Matteo Salvini. Tra plagi musicali, mancate partecipazioni a talent show e satira sui risultati discografici, la faida tra Salmo e Fedez non si è minimamente assopita negli anni, fino a esplodere negli scorsi giorni con la mancata partecipazione alla raccolta fondi di "Scena Unita" da parte dell'artista sardo, e le continue accuse rivolte da Fedez per l'organizzazione del mini-concerto di Olbia. Ma andiamo a ripercorrere tutti gli eventi.

L'ironia nella faida tra Gué Pequeno, Marracash e Fedez

Sarebbe impossibile ricostruire il giorno esatto in cui il rapporto tra Salmo e Fedez possa essersi incrinato, ma potremmo per logica storica, risalire a una delle prime grandi liti del nuovo rap italiano sui social, un territorio ancora inesplorato per la scena italiana, e che ritrovò nella faida tra gli autori di "Santeria" Gue Pequeno e Marracash e quelli di "Comunista col rolex" Fedez e J-Ax, uno dei momenti più alti. I continui attacchi da parte del duo d'oro del rap italiano nei confronti di Fedez producono una delle prime challenge su Instagram, derivata dalla risposta dell'artista milanese: parlando di un incontro in una sfilata tra Fedez e Marracash, il primo avrebbe zittito e minacciato il rapper milanese, concludendo con: "Deve essere frustrante fare le interviste e essere costretti a pronunciare sempre i nostri nomi altrimenti non vi si caga nessuno. Poi l'altra sera alla sfilata ti vedo dal vivo e ti dico che sei un cogli*** faccia a faccia e tu abbassi la testa". Il botta e risposta scatena l'ironia della scena italiana, che incomincia a scherzare sulla virilità e la sincerità di Fedez sugli attacchi a Marracash. Tra i primi Salmo, che imitando Fedez, coinvolge anche Coez nella riproposizione della scena: "L'altro giorno ho portato il mio cane a pisciare e sentivo una puzza. Pensavo fosse il cane e invece era Coez: deve essere frustrante essere uno scemo nano peloso, sto cogli**. Subito una pizza rovesciata e lui muto". A Salmo, si aggiungono Gemitaiz, Coez e Achille Lauro, che incominciano a ricreare la stessa scena con protagonisti diversi, dando vita a uno dei momenti social più virali dell'ultimo quinquennio del 2010.

Salmo contro Rovazzi, intervengono Marracash, Gemitaiz e Fedez

Non c'è bisogno di attendere molto per vedere un nuovo conflitto social tra Salmo e Fedez: al centro della questione ci sarebbe "Tutto molto interessante", la hit dello youtuber, videomaker e membro all'etichetta discografica Newtopia Fabio Rovazzi, che raccoglie quattro dischi di platino e più di 100 milioni di views. È il 2016, e questi numeri erano ancora spaventosi per l'industria discografica italiana, che sta per subire la prima ondata trap. Il motivo della discordia: la somiglianza tra il video di "Tutto molto interessante" di Rovazzi, con il testo scritto da Fedez, e quello di "Mr.Thunder" di Salmo. All'uscita del video, Salmo scrive su Facebook: "La parte iniziale di Tutto molto interessante è una copia spudorata di Mr.Thunder. Potete fare 100 milioni di click o 200 dischi di diamante, ma la vostra originalità è pari a 0". Sotto il post di Salmo intervengono sia Francesco Facchinetti che Fabio Rovazzi, che scrive: "È incredibile come Mr.Thunder sia copiato da Still waiting dei Sum 41. Avrò anche i razzi nel culo (citazione alla canzone Title? di Salmo), ma dall'alto le stronzate le vedo benissimo". Anche solo rimanendo nel rap italiano, Marracash cita il suo "GranRap" tra i titoli che potrebbero aver ispirato il video di "Tutto molto interessante". L'entrata in scena di Fedez arriva dopo i continui botta e risposta tra Salmo e Rovazzi: "C'avete 30 anni per gamba e vi attaccate all'intro del video di Rovazzi. Non avete un ca*** da fare eh. Ma poi avete copiato queste idee da altri video. Tutto questo per passare per i pionieri delle grandi idee che non hanno successo, e vi attaccate a Fabio Rovazzi. Vi rendete conto? Significa che quello che fate non vi appaga". La questione si risolve con un video chiarificatore da parte di Salmo, in cui racconta la sua visione della situazione citando Rovazzi e Facchinetti, attaccando sul vero valore della musica e sull'effetto sui giovani ascoltatori.

Dissing tra Luché e Salmo, interviene Fedez

E adesso arriviamo al 2019 e a uno dei dissing forse più divertenti degli ultimi anni della scena hip-hop italiana, quello tra Salmo e Luché. Tra il 2018 e il 2019 Salmo pubblica "Playlist", che ha raccolto poche settimane fa la sesta certificazione di platino, e "Machete Mixtape 4". I due dischi riescono a stravolgere le classifiche italiane, raccogliendo numeri, certificazioni e titoli, anche da quel Rolling Stone che per anni era stato uno degli obiettivi di guerra da parte del rapper sardo. La scintilla scocca quando Salmo dichiara in un post su Instagram che i due progetti sono i migliori dell'ultimo biennio, lasciando fuori "Potere" di Luché, "Sinatra" di Guè Pequeno e "Persona" di Marracash. Le critiche non tardano ad arrivare, con Gué Pequeno, che ironizza sotto il posto scrivendo "Salmini", riacutizzando una delle voci sulla vicinanza tra il rapper sardo e le politiche del segretario leghista. La risposta meno ironica però arriva dal rapper napoletano, che si scaglia contro Salmo: "Fratello caro, che tu sia un genio del marketing lo sappiamo tutti e tanto di cappello, ma la musica è un’altra cosa. Hai convinto tutti di essere un leader dell’underground quando le tue mosse sono quanto più mainstream si possa immaginare. E su questo tutto ok. Ma i tuoi beat sono bruttini, non sei capace di fare un bel ritornello, i testi non dicono un bel niente ma riescono ad essere pieni di retorica, in pratica musica trash travestita da rivoluzione. Il prodotto perfetto per l’italiano medio ignorante in materia. Sei davvero molto bravo nel confezionare le cose, soprattutto attraverso i video, ma non puoi dire che i tuoi dischi siano i migliori della stagione 18/19. Vuoi portare avanti le cose underground e poi fai uscire le cose su PornHub, cosa che neanche Fedez avrebbe fatto. Quando uscì Malammore dicesti che era l'album più fresco degli ultimi anni. Mi sono rotto il cazzo di vedere finti technoraver che vengono dal punk rock e che poiché non funziona il rock si buttano nel rap, che criticano Sfera e poi ci fanno il feat. Sei un Fedez 2.0, hai rotto il ca**o, pezzo di mer*a, non sfottere il napoletano". Il botta e risposta quindi tocca anche Fedez, che dopo aver visto la guerra nelle storie Instagram tra i due rapper, finalizza: "Bimbi non litigate e quando fate la gara a chi ha il pistolino più lungo non mi tirate in ballo e soprattutto cominciate ad avere 40 anni, dovreste avere altre priorità nella vita tipo farvi controllare la prostata. Ora, però, calmi tutti e fate la pace. Almeno voi".

Lite Black Lives Matter e Salvini

Era il 25 maggio 2020 e tra le strade di Minneapolis avviene un incidente che cambierà la storia del Black Lives Matter, il movimento attivista internazionale impegnato nella lotta al razzismo: muore George Floyd e le settimane successive saranno teatro di una rivolta civile tra le strade americane e sui social di mezzo mondo. La notizia non tarda ad arrivare sui lidi italiani, dove molti artisti prendono posizione contro la condotta violenta e razzista della polizia americana. Tra questi anche i due protagonisti Fedez e Salmo, che sembrano scontrarsi a causa di un passato politico non molto chiaro del rapper sardo: l'attacco arriva proprio dalle storie Instagram di Fedez, che senza nominare Salmo, attacca l'artista per aver promosso questa iniziativa solo quando non avrebbe inficiato i suoi interessi economici in Italia, addirittura avendo strizzato l'occhio alla destra italiana, e in particolare al segretario leghista Matteo Salvini, in un'intervista. Basta una rapida ricerca su Google per trovare il protagonista della nostra storia: infatti basta arrivare su "Il giornale.it" per vedere l'intervista fatta a Salmo il 1° marzo 2019, in cui dichiara: "A Salvini riconosco che si è messo in gioco. Ha usato il linguaggio giusto e questo fa di lui una persona furba. Comunque non c’è tutto questo odio contro Salvini, il modo in cui lavora è figo, respect”.

Il rifiuto di Salmo come giudice di X Factor

Un piccolo aneddoto che si aggiunge alla costruzione narrativa della faida tra Salmo e Fedez ci riporta indietro nel tempo a X Factor 13, edizione in cui il rapper sardo avrebbe dovuto partecipare: la storia andò poi in modo diverso e Fedez che allora era uno dei giudici, ha parlato ultimamente nel suo podcast su Twitch "Muschio Selvaggio" della scelta di Salmo. L'edizione numero 13 di X Factor vide la rinuncia al ruolo di giudice di Salmo e la discesa in campo da parte di Sfera Ebbasta, che occupò il ruolo dopo il grande successo di "Rockstar". Salmo spiegò di aver rinunciato a molti soldi (una cifra che potrebbe essere sull'ordine delle centinaia di migliaia di euro) perché aveva altri progetti in mente in quel periodo. Nel podcast "Muschio Selvaggio" invece Fedez ha raccontato di aver visto "colleghi" rinunciare a milioni di euro perché avevano paura di impressionare in maniera negativa il pubblico, e di risultare un artista commerciale: "Andare a fare i talent, prima di me a X Factor, significava essere una merda. Io conosco artisti che si sono costruiti un'immagine underground, che hanno rinunciato magari a milioni di euro, perché avevano paura di perdere la propria immagine andando a fare il giudice a un talent. Devi solo dare la tua idea di musica. Io questa cosa la vedo come uno sputo in faccia alla miseria".

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