La star K-Pop Kris Wu è nei guai: confermato l’arresto per violenza sessuale su minori
Kris Wu, nome d'arte del 30enne cinese di origini canadesi Wu Yifan, sembra esser davvero in guai seri, dopo che l'ufficio del procuratore del distretto di Chaoyang di Pechino ha dichiarato che il suo arresto è stato confermato. La stella della musica K-pop, ex membro della boyband Exo, è accusato di aver aggredito sessualmente una minorenne mentre era ubriaca, e di aver ripetutamente attirato giovani donne in relazioni sessuali, promettendo loro opportunità lavorative. Il cantante, che ha recitato anche in pellicole internazionali come "XXX: il ritorno di Xander Cage" e altri film diretti da Luc Besson, è stato arrestato lo scorso 1° agosto e ci sono voci contrastanti su ciò che è stata negli scorsi giorni la sua permanenza in stato detentivo, con alcune testimonianze che lo avrebbero visto protagonista di un tentativo di suicidio, non essendo riuscito a sopportare il peso delle accuse.
Le accuse di violenza sessuale e adescamento di minorenni
Si aspettava una decisione, ma era ormai una fatalità: è stato convalidato l'arresto di Kris Wu, la star K-pop di origini sino-canadesi, che dopo il fermo dello scorso 1° agosto, dovrà attendere in carcere il processo a suo carico, accusato di aver aggredito sessualmente una minorenne ubriaca e di aver, negli ultimi anni, avuto relazioni sessuali con donne in cambio di opportunità di lavoro. L'adescamento potrebbe non essere l'unico reato, soprattutto nella sua aggravante più nota, leggendo le denunce: molte delle ragazze che avevano avuto rapporti sessuali negli anni con il 30enne Kris Wu erano minorenni, tra cui due giovani ragazze di 13 e 14 anni. Le accuse erano rimbalzate già negli scorsi mesi, quando una delle ragazze aveva raccontato la propria testimonianza sul portale Netease, in cui affermava di esser stata costretta a bere alcolici a una festa del cantante e attore cinese, e di essersi svegliata la mattina dopo nel suo letto, con un'offerta di 65mila euro per il suo silenzio. La vittima avrebbe anche affermato di aver ricevuto messaggi anche di altre ragazze che avrebbero subito lo stesso trattamento: nel frattempo il profilo Weibo del cantante è stato chiuso e i marchi che Kris Wu rappresentava hanno cominciato a fare dietrofront.
Il tentativo di suicidio in carcere e la pena molto dura
Dopo tutti i brand di moda, che si sono allontanati dalla persona di Kris Wu, anche la commissione giustizia del Partito Comunista cinese ha rilasciato le proprie dichiarazioni, rispondendo al quesito di come verrà giudicato il cantante K-Pop, essendo un cittadino naturalizzato canadese: "Nel nostro Paese bisogna obbedire alle leggi cinesi. Noi ci basiamo sui fatti e seguiamo il codice penale”. Nel frattempo, un media cinese ha mostrato una foto di Wu all'interno di un centro di detenzione, con alcune voci che avrebbero riferito un tentativo di suicidio da parte del cantante, che non si è ancora riuscito ad adattare al contesto della prigione. Su di lui peserebbero le accuse delle giovani donne, che stanno macchiando la sua immagine in tutto il paese e la paura per una pena molto dura, soprattutto a causa dello scalpore che la notizia ha avuto sui media pubblici. Il cantante ora rischia una pena dai sei ai 10 anni, ma l'aggravante per la maggior età non raggiunta dalle vittime potrebbe rendere la mano della giustizia ancora più dura nei suoi confronti.