La SIAE contro l’invasione in Ucraina: sospesi i pagamenti e boicottate le società d’autori russe

L'invasione russa in Ucraina sta spingendo sempre di più la musica e tutto il comparto artistico ad allontanarsi dal pensiero della guerra, mostrando piena solidarietà a un popolo ucraino sotto attacco. La scelta di alcuni artisti di calibro internazionale di rifiutare di esibirsi in Russia sembrava essere solo l'inizio di una nuova dimensione politica da parte dell'arte. In questo senso, la scelta italiana, che passa attraverso la decisione della SIAE, sembra definire una posizione anche più dura dal punto di vista economico. Infatti, attraverso un comunicato, la Società Italiana che si occupa della protezione e all'esercizio dell'intermediazione del diritto d'autore, ha confermato la sospensione del pagamento del diritto d'autore alle società d'autori russe, fino al termine del conflitto.
La sospensione dei pagamenti e la minaccia di ritorsione
Una decisione drastica, comunicata sul sito della Siae da parte del presidente Giulio Rapetti Mogol: "Stiamo vivendo momenti di forte preoccupazione e inquietudine e la speranza di poter affrontare il futuro con maggiore serenità dopo due anni di pandemia sembra davvero affievolirsi. L'attacco della Russia all’Ucraina è ingiustificato e ingiustificabile e mette a rischio i principi di libertà e democrazia in Europa dopo decenni. In veste di Presidente della Società Italiana degli Autori ed Editori esprimo tutta la mia vicinanza al popolo e alle istituzioni ucraine in queste ore drammatiche". Il segno di una presa di posizione che non ha paura in questo momento delle probabili conseguenze, determinate dalle società d'autori russe, che dopo questa scelta potrebbero pagare con la stessa moneta la SIAE: "Negli ultimi giorni abbiamo riflettuto su cosa SIAE avrebbe potuto fare come segnale di solidarietà nei confronti dell’Ucraina e alla fine abbiamo preso la decisione di sospendere il pagamento del diritto d'autore alle società d'autori russe, fino al termine del conflitto, accettando ovviamente la più che probabile sospensione del pagamento dei diritti d’autore a SIAE da parte delle consorelle per ritorsione".
Una scelta storica per l'Europa
Non solo il rifiuto degli artisti, ma anche una decisione che non ha precedenti nella storia della SIAE, che rappresenta il manifesto di solidarietà all'invasione in Ucraina: "Siamo consapevoli che è un'azione forte e senza precedenti nella storia recente di SIAE. Vogliamo sottolineare però che non si tratta di una presa di posizione contro gli autori e gli editori russi, che non hanno alcuna responsabilità con riferimento a quanto sta accadendo, ma è un'azione con cui vogliamo manifestare la nostra contrarietà a qualsiasi tipo di guerra, peraltro coerentemente con quanto stanno facendo il Governo italiano e l’Unione Europea".